mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta [...] quasi leggendarî, esercitando un forte potere di attrazione sulla fantasia e sul sentimento di un popolo o di un’età: il m. di Cesare; il m. di Roma nel medioevo; il m. napoleonico; fare un m. di qualcuno o di qualche cosa; anche, di personaggi o ...
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ospizio
ospìzio s. m. [dal lat. hospitium «ospitalità; alloggio», der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. a. In genere, edificio dove forestieri e pellegrini possono trovare temporaneamente alloggio e [...] Anticam., con sign. più generico, luogo d’abitazione, di dimora (anche in senso fig.; per es., in Dante: o. di Cesare, la corte imperiale; doloroso o., l’inferno, albergo di dolore); e nel linguaggio poet., rifugio, asilo e sim.: quello ospizio Dove ...
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ecoarchitettura
(eco-architettura), s. f. Concezione dell’architettura che valorizza particolarmente le esigenze psicofisiche dell’uomo nel rispetto dell’equilibrio ambientale. ◆ Vuoi mettere l’effetto [...] storica»: per questo la sua manomissione è fortemente vincolata. Eppure il Campidoglio prevede l’abbattimento delle torri di Cesare Ligini, un apprezzato esempio di architettura degli anni Sessanta, in favore di un intervento di eco-architettura di ...
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tirannicidio
tirannicìdio s. m. [dal lat. tyrannicidium, comp. di tyrannus «tiranno» e -cidium «-cidio»]. – Uccisione di un tiranno: l’esaltazione alfieriana del t.; il t. di Cesare. ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] mi pare di aver detto anche troppo (cioè troppe cose, più di quanto dovevo); sarebbe pretendere t. se ti chiedessi di lasciarmi in pace?; Cesare fui e son Iustinïano, Che, per voler del primo amor ch’i’ sento, D’entro le leggi trassi il t. e ’l vano ...
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veni, vidi, vici
(lat. «venni, vidi, vinsi»). – Parole con le quali, secondo quanto riferiscono Plutarco (Caes. 50, 6) e altri scrittori, Giulio Cesare avrebbe annunciato la fulminea vittoria riportata [...] su Farnace il 2 agosto del 47 a. C. presso Zela nel Ponto. La frase, molto nota, e spesso variamente parafrasata, si cita soprattutto per indicare o annunciare rapida e felice riuscita di qualche impresa ...
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sanguigno
agg. [lat. sanguĭneus, der. di sanguis -ĭnis «sangue»]. – 1. a. In fisiologia, del sangue, relativo al sangue: la massa s.; il plasma s.; vasi s.; tessuto s.; pressione s. (v. pressione, n. [...] b. Che contiene sangue, misto a sangue: sputi s., espettorato s.; schiuma, bava sanguigna. c. letter. Bagnato, macchiato di sangue: Cesare ... per ogni piaggia Fece l’erbe s. (Petrarca); Sopra il s. corpo s’abbandona (Ariosto). Per estens., che costa ...
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legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, [...] dieci coorti (ciascuna formata da tre manipoli e sei centurie); la X legione, la fedelissima fra quelle di Giulio Cesare. 2. In età moderna, unità organica di forze armate. In Italia: l. territoriale dei Carabinieri, unità organica dell’ordinamento ...
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Epifani-pensiero
loc. s.le m. La linea strategica di Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil dal 2002. ◆ Guglielmo Epifani è allarmato ed esterna a Repubblica tutto il suo sconcerto: il governo [...] sulla Finanziaria. Sulle pensioni e sul famigerato scalone, poi, è peggio che andare di notte: «Meglio [Roberto] Maroni di [Cesare] Damiano», è la sintesi dell’Epifani-pensiero. (Libero, 2 settembre 2006, p. 3, Primo Piano).
Composto dal nome proprio ...
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fautore
fautóre s. m. (f. -trice) [dal lat. fautor -oris, der. di favere «favorire», supino fautum]. – Chi favoreggia, cioè appoggia e sostiene caldamente (una persona, un movimento, un’idea, un partito, [...] ecc.): f. della libertà, della dittatura; i f. del proibizionismo, del libero scambio; f. di Cesare, del Duca d’Atene; caldo, acceso f.; f. di un delitto, di un colpo di stato. ...
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(lat. Caesar) Titolo distintivo degli imperatori romani e dei loro discendenti maschili, derivato dal cognome di Gaio Giulio C. che fu trasmesso al figlio adottivo Ottaviano (poi Augusto) e ai suoi discendenti, e divenne titolo con la sua assunzione...
Vedi CESARE dell'anno: 1959 - 1994
CESARE (v. vol. II, p. 521)
P. Zanker
Negli ultimi venti anni sono stati identificati diversi ritratti di C. sulla base di una vaga somiglianza fisiognomica; ma tale criterio non può essere considerato esauriente,...