oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare [...] in pubblico o davanti a un’assemblea: i grandi o. greci; Cicerone è stato il più illustre o. romano; essere un facondo, valente, piacevole, mediocre o.; o. sacro, predicatore. Più genericam., chi tiene, anche occasionalmente, un pubblico discorso, ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto [...] , presso un popolo, o in singoli oratori: l’o. antica, moderna; l’o. greca, romana; l’o. di Demostene, di Cicerone; sviluppo, decadenza dell’oratoria. In relazione alle forme, al contenuto, ai fini che si propone: o. civile, o. sacra; o. forense ...
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orazione
orazióne s. f. [dal lat. oratio -onis (che significava «discorso» nel lat. class., «preghiera» nel lat. degli scrittori cristiani), der. di orare «parlare; pregare»]. – 1. Sinon. meno com. di [...] a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica: le o. di Lisia, di Demostene, di Cicerone. Con riferimento a tempi moderni è com. solo in qualche locuz.: o. funebre, discorso in onore di un defunto; o ...
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invita Minerva
locuz. lat. (pror. «contro il volere di Minerva», in quanto dea dell’intelligenza). – Espressione proverbiale presso i Latini (cfr. Cicerone, De officiis I, 110; Orazio, Ars poetica, 385), [...] usata anche modernamente per significare che qualcuno fa qualcosa o svolge un’attività senza avere per essa la disposizione e le doti necessarie ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama [...] ceda l’alloro [militare]» presente nel 3° libro di un suo poema (De suo consulatu) per noi perduto, citato peraltro da lui stesso nel De officiis I, 77; viene talora ripetuta per indicare la necessità ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] ’uomo, sia per l’impostazione antropocentrica della riflessione filosofica: quindi si suole dire u. di Socrate, u. di Cicerone, ecc. Più recentemente si è insistito anche su un u. scientifico, per sottolineare l’importanza essenziale delle scienze ...
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epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per [...] indicare la corrispondenza privata o ufficiale di antichi grandi scrittori, spec. latini (per es., le lettere o epistole di Cicerone, di Plinio, di Seneca), o anche italiani (le epistole di Dante, del Petrarca). b. Nel linguaggio eccles., sono così ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] , un tempo: s. l’Austria, nel periodo della dominazione austriaca; s. Napoleone, s. l’impero di Napoleone; s. il consolato di Cicerone; Gesù patì s. Ponzio Pilato; E vissi a Roma s. ’l buono Augusto (Dante, parlando di Virgilio). Sempre per esprimere ...
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arcaico
arcàico agg. [dal gr. ἀρχαϊκός der. di ἀρχαῖος «antico»] (pl. m. -ci). – 1. Antico, primitivo, detto per lo più della fase iniziale d’un processo naturale o storico, d’un ciclo formale artistico, [...] a. C. (prima rappresentazione di un dramma di Livio Andronico) e l’80 a. C. (inizio dell’attività oratoria di Cicerone); e analogam., scrittori e poeti a., scultori a., la letteratura arcaica. 2. In psicologia, di comportamenti o tendenze individuali ...
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eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): [...] , più che il frutto di un’ispirazione unitaria, appare come una fusione e. di stili. ◆ Avv. ecletticaménte, con metodo, con stile eclettico: Cicerone si sforzò nel suo pensiero di combinare ecletticamente dottrine filosofiche di scuole diverse. ...
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Nome, dato per antonomasia nel 18° sec. alle guide che conducevano i visitatori nella visita artistica di Roma, e poi passato a indicare anche i libri che illustrano opere d’arte. In questo senso il termine ha avuto particolare fortuna nel mondo...
Vedi CICERONE dell'anno: 1959 - 1994
CICERONE (v. vol. II, p. 579)
P. Zanker
Tutti i ritratti di C. pervenutici sono da ricondurre a un unico originale e le copie più attendibili per la sua ricostruzione sono i ritratti degli Uffizi (G.A....