avvisare2
avviṡare2 v. tr. [dal fr. ant. aviser, comp. di à e viser «vedere»], ant. – 1. Osservare: le sue parole e risposte serberete, e avviserete la corte sua e’ costumi di quella (Novellino); adocchiare: [...] levando me sù ver’ la cima D’un ronchione, avvisava un’altra scheggia (Dante); prendere di mira: prese un arco, e di lontano l’avvisò sotto il braccio (Boccaccio). 2. Riconoscere, ravvisare, o anche credere di riconoscere, giudicare dall’aspetto: ...
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capitalina
s. f. Piccola capitale, centro di riferimento di modeste proporzioni ma di rilevante interesse. ◆ È sublime il palazzo, costruito in quella fine Settecento in cui Faenza divenne, chissà perché, [...] una capitalina del neoclassico europeo. (Foglio, 31 gennaio 2002, Maccheronica, p. I) • Appena arrivi in cima alle scale di Potenza, che il sindaco Vito Santarsiero chiama la «città verticale», ti senti risucchiato in un cupo romanzo gotico: potere, ...
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grippia
grìppia s. f. [affine al lat. tardo dei gloss. cruppa «grossa corda»]. – Nell’attrezzatura navale, cima che talvolta, quando è ritenuto opportuno, collega con un nodo particolare (nodo di g.) [...] un segnale galleggiante (grippiale) all’ancora affondata ...
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grisella
griṡèlla s. f. [voce di origine genov., lat. *craticella, dim. di cratis «grata»]. – Nell’attrezzatura navale, nome dei pezzi di cima o sbarre di ferro che, legati trasversalmente tra due sartie, [...] servono da scalini per salire sugli alberi delle navi a vela ...
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rocca
ròcca s. f. [lat. *rocca: v. roccia]. – 1. ant. Roccia: Al piè al piè de la stagliata r. (Dante). In questa accezione il termine è vivo solo nelle locuz. allume di rocca, solfato doppio di alluminio [...] Sicura, quasi rocca in alto monte (Dante); anticam., fare r. del cuore, armarsi di fortezza, di coraggio. 3. Nell’alpinismo, cima isolata con pareti nude e rocciose, quasi verticali, sulla cui vetta è una breve spianata; a formazioni analoghe si dà ...
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situare
sitüare v. tr. [dal lat. mediev. situare, der. del lat. situs -us «sito2»] (io sìtuo, ecc.). – Mettere in un posto determinato, dare una collocazione più o meno definitiva; com. soltanto nella [...] forma passiva: questo quadro va situato di fronte alla finestra. ◆ Part. pass. sitüato, anche come agg.: villa situata in cima a una collina; i personaggi situati sulla destra del dipinto; mobili belli e di valore ma mal situati. ...
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rocco
ròcco s. m. [dal persiano rōkh, propr. «cammello con una torre munita di arcieri»] (pl. -chi). – 1. ant. Nome con cui s’indicò la torre del gioco degli scacchi; ne resta ricordo in arrocco, mentre [...] a due punte divaricate simile alle estremità di una croce ancorata. 3. Pastorale proprio degli arcivescovi ravennati, che aveva in cima una piccola torre, simile al rocco degli scacchi, sormontata dalla croce: Bonifazio Che pasturò col r. molte genti ...
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retrospettivo
agg. [comp. di retro- e lat. -spectivus di aggettivi der. da verbi composti con specĕre «guardare» (come inspectivus da inspicĕre, prospectivus da prospicĕre, ecc.), sull’esempio del fr. [...] rétrospectif]. – Che guarda indietro, che vale a guardare indietro: uno sguardo r., un’occhiata r.; sulla cima del colle c’è una bella vista r., verso la strada già percorsa. Più spesso in senso fig., con riferimento al tempo: un’indagine r., volta ...
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spassare2
spassare2 v. tr. [der. di passare, col pref. s- (nel sign. 3)]. – Nel linguaggio marin., togliere, sfilare dal suo bozzello (o occhiello, anello, ecc.) un cavo, una cima. ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...