peripezia
peripezìa s. f. [dal gr. περιπέτεια, propr. «fatto, avvenimento imprevisto», comp. di περι- «peri-» e tema di πίπτω «cadere»]. – 1. Nella tragedia greca, l’improvviso e inaspettato mutamento [...] da un determinato stato allo stato contrario (il termine fu usato da Aristotele nella Poetica, e poi ripreso dai trattatisti del Cinquecento): la p. è mutazione de le cose che si fanno in contrario (T. Tasso). 2. Per estens., vicenda piena di rischi ...
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comporre
compórre (ant. compónere) v. tr. [lat. compōnĕre, comp. di con- e pōnĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. a. Mettere insieme, ordinatamente, più cose: c. le idee; c. le parole nel discorso. [...] ., sedare: c. un tumulto. b. intr. (aus. avere), ant. Stabilire d’accordo, combinare: con lui compose di dovergli dare cinquecento fiorin d’oro (Boccaccio). ◆ Part. pres. componènte, anche come agg. e sost. (v. la voce) ◆ Part. pass. compósto, anche ...
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ammonire
v. tr. [dal lat. admonēre, comp. di ad- e monēre «avvisare»] (io ammonisco, tu ammonisci, ecc.). – 1. a. Consigliare, esortare autorevolmente una persona, dandole precetti utili, mettendola [...] escludere dai pubblici uffici il nome di chiunque, estratto a sorte, venisse accusato, su pubblica denuncia sommariamente controllata, di essere ghibellino, multandolo inoltre di cinquecento fiorini. ◆ Part. pass. ammonito, anche come agg. e s. m. ...
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trattatistica
trattatìstica s. f. [der. di trattato]. – Il complesso dei trattati di una determinata epoca o di una particolare disciplina: la t. araba del medioevo; la t. del Cinquecento, dell’età illuministica; [...] la grande diffusione della t. politica dopo Machiavelli ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, [...] sec. 14° e si affermò, estendendosi a tutta l’Europa centro-occidentale, nel sec. 15°, fino alla metà del Cinquecento, e che fu appunto caratterizzato dal «rinascere», dal rifiorire delle lettere e delle arti, di una concezione filosofica ed etica ...
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furto
s. m. [dal lat. furtum, der. di fur «ladro»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., l’atto e il fatto d’impossessarsi di cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per [...] di un prezzo o di un compenso che si ritiene eccessivo, sproporzionato rispetto all’entità reale della merce o della prestazione: cinquecento euro per quelle quattro sedie sono (o mi sembrano) un f.; e a proposito di esazioni, imposizioni e sim ...
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usura1
uṡura1 s. f. [dal lat. usura, propr. «uso, godimento», e quindi «godimento del capitale dato in prestito», der. di usus, part. pass. di uti «usare»]. – 1. Anticam., interesse, frutto del capitale: [...] ci è alcuna persona il quale l’altrieri mi servì de’ cinquecento che mi mancavano, ma grossa u. ne vuole, ché egli non ne vuol meno che a ragione di trenta per centinaio (Boccaccio); per estens., il prestare denaro a interesse: la condanna dell’u. da ...
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cinque
cìnque agg. num. card. [lat. *cinque, per quinque], invar. – Il numero intero che segue immediatamente al quattro, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 5, nella numerazione romana V): [...] ; essere del c. (cioè nato nell’anno 2005, 1905, ecc.); nel gioco delle carte, il c. di spade, il c. di denari, ecc. Come s. f. pl., le c., le ore cinque. In composizione: venticinque, duecentocinque, cinquecento, cinquemila, cinquecentomila, ecc. ...
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sverza
svérża (o svèrża) s. f. [etimo incerto], tosc. – 1. Scheggia lunga e sottile tagliata o staccatasi da un pezzo di legno, di vetro, ecc.: mi è entrata in un dito una s. di vetro; una s. di alluminio; [...] il fieno già falciato dal nonno; poi smise, per levarsi una s. da un dito (Tozzi). 2. Nell’uso pop. fior., in passato, lira, come moneta: «Mi basterebbero cinquecento sverze» disse (Pratolini). ◆ Dim. sverżétta e sverżettina; meno com. sverżolina. ...
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cinquecentesimo
cinquecentèṡimo agg. num. ord. [der. di cinquecento]. – Che, in una serie ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 500 (in scrittura numerica 500°, in numeri romani D): la c. [...] copia di un libro. Con valore frazionario, la c. parte, o, come s. m., un c., ciascuna delle 500 parti uguali in cui si può dividere l’unità ...
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cinquecento
Andrea Mariani
. Il numerale cardinale compare tre volte nel Convivio e tre nella Commedia. In Cv II XIII 11 e IV VIII 7 serve a indicare la misura del diametro de la terra che è sei milia cinquecento miglia (semilia cinquecento...
Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, no man's land. I primi studiosi, che...