forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] . armata navale; è un partito molto forte. 2. Di luogo, castello e sim., che per natura e per opere di fortificazione è atto e può essere difficilmente espugnato: uno principe ... che abbia una città f. e non si facci odiare, non può essere assaltato ...
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ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castello di Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva [...] di ogni fazione politica in contrasto con altra fazione che si definiva guelfa: la cacciata dei gh. da Firenze; le città gh. della Toscana; la politica gh. di Uguccione della Faggiola; Faccian li Ghibellin, faccian lor arte Sott’altro segno (Dante ...
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vico
s. m. [dal lat. vicus «quartiere, borgata» e quindi «centro abitato, villaggio»] (pl. -chi). – 1. ant. o letter. Borgo, contrada, villaggio: ciò che è anima e forma primordiale nel reggimento del [...] popolo italiano, il v. e il pago, il castello e il comune (Carducci). La parola, oggi adoperata solo in riferimenti storici, è strami (per cui v. strame) ed è viva nella toponomastica delle città liguri (per es., a Genova, v. Chiabrera, v. dei ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] nella forma del part. sedente. b. letter. o poet. Di una città, di un paese, di una regione, essere situato, stendersi: Siede la fiume (T. Tasso). Di edifici, essere posato, sorgere: il castello, la rocca, siede sulla cima del monte; ne le campagne ...
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casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati [...] , come palazzo, palazzina, villa, villino, ecc.): c. di città, c. di campagna, c. rustica, c. colonica; c. in campagna, che, pur senza avere l’apparato fortificatorio di un castello, poteva all’occorrenza essere difesa dagli assalti esterni; c. torre, ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] faccio strada io; s. la guida; s. il caposquadra; durante la visita al castello il custode ci ha seguiti in ogni sala; mi segue sempre dappertutto, come un’ al 1434, solo le cose seguite drento alla città (Machiavelli); di questo caso, ch’è seguito ...
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percorrere
percórrere v. tr. [dal lat. percurrĕre, comp. di per-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; part. pass. percórso]. – 1. Attraversare, passare attraverso, riferito soprattutto a vie [...] p. la regione in lungo e in largo; per arrivare al castello bisognava p. a dorso di mulo un ripido sentiero; la sul mare o nello spazio: il treno percorre il tratto fra le due città in poco più di un’ora; le rotte percorse dalle navi, dagli aerei ...
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teppa
téppa s. f. [voce dial. milan. (propr. «musco», prob. con allusione ai prati di Piazza Castello di Milano, dove la Compagnia si radunava)]. – Termine che, dal nome della Compagnia della t., società [...] intorno al 1817 e stroncata dalla polizia nel 1821, è passato nell’uso di tutta Italia per indicare la malavita delle grandi città, o un insieme qualsiasi di persone che facciano atti di violenza o di vandalismo: mescolarsi con la t.; s’era unito con ...
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portella
portèlla s. f. [lat. tardo portĕlla (in glosse), dim. di porta «porta1»]. – 1. In genere, piccola porta (apertura e battente); il termine, che si alterna con portello o sportello, è usato per [...] stufa, quelle interne delle carrozze ferroviarie e tranviarie, quelle ricavate nelle grandi porte di un palazzo, di un castello, di una città, ecc. In partic., portelle d’organo, le due ante che, secondo un uso diffuso nell’Italia settentr. durante ...
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portello
portèllo s. m. [dim. di porta1]. – 1. Genericam., piccola porta, intesa sia come apertura sia come imposta. 2. Con accezioni partic.: a. Sportello di un armadio o di altro mobile. b. Apertura [...] e difesi quadri e tavole dipinte. d. Porticina a un solo battente aperta nello spessore della porta grande di una città, di un castello, di un palazzo (talora invece aperta nel muro, accanto alla porta grande) per consentire il passaggio alle persone ...
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MARGHERITA da Citta di Castello
Giovanna Casagrande
MARGHERITA da Città di Castello. – Nacque da nobili genitori (Parisio ed Emilia) nel castello di Metola nella Massa Trabaria (oggi Mercatello del Metauro nella provincia di Pesaro Urbino),...