mirabilia
‹mirabìlia› s. neutro pl., lat. [dall’agg. mirabĭlis; v. meraviglia], usato in ital. al femm. – Cose meravigliose, straordinarie; frequente in contesti italiani, soprattutto in frasi di tono [...] promesse straordinarie. In tutte queste espressioni, è molto diffusa anche una forma analogica mirabilie. ◆ Come parola latina titolo di descrizioni medievali dei monumenti più importanti di una città, e in partic. di Roma (Mirabilia Romae, Mirabilia ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), [...] n. tedeschi (ted. Neukirchlicher «membri della Chiesa nuova»), setta fondata da J. J. Wirz (1778-1858) a Basilea, diffusa in Svizzera e nella Germania merid., le cui credenze, accanto a elementi di varia origine, mescolano tratti sabelliani (identità ...
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tripoli
trìpoli (pop. trìpolo) s. m. [dal nome della città di Tripoli nella Libia, da dove anticam. proveniva]. – 1. Roccia sedimentaria silicea costituita essenzialmente da gusci di diatomee e spesso [...] anche da scheletri di radiolarî, di consistenza farinosa, colore bianco giallognolo, grigio chiaro o rossiccio, finemente stratificata, diffusa in Europa, nell’Africa settentr., negli Stati Uniti e nel Cile, presente in Italia in notevoli giacimenti ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; [...] tipo di beltà fiamminga (Gozzano). In zootecnia, razza f., razza di cavalli pesanti da tiro lento originaria del Belgio, ma diffusa in molti altri paesi. Nelle costruzioni murarie, si chiama muratura f. o alla fiamminga il tipo di muratura formato da ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; [...] valore di «presso»: come usa tra gente per bene; è opinione diffusa tra gli studiosi. e. Preceduto dalla prep. in, può essere variante ... e per la forza della pistolenza, era tanta nella città la moltitudine di quegli che di dì e di notte morieno ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] per estens., l’invenzione, il ritrovato del m., quelli più in voga, più diffusi. e. Esprime contemporaneità di due fatti nelle locuz. nel m. che, nello a persona: era uomo di molto m. nella città. b. M. psicologico: circostanza o sentimento capace di ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, [...] dello scafo: la poppa a s. (o poppa quadra) è forma diffusa nelle navi mercantili da carico e nelle imbarcazioni da diporto, la prua S. degli Svevi (ted. Schwabenspiegel). b. In molte città italiane, libro pubblico in cui si registravano i nomi dei ...
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astiano
s. m. [dal nome della città di Asti, in Piemonte (per ellissi da piano astiano, in quanto gli era stato inizialmente attribuito valore cronologico)]. – In geologia, facies marina del pliocene [...] costieri di tipo clastico (sabbie gialle), talvolta con ricca fauna di cetacei e altri mammiferi marini; è particolarm. diffusa in Italia dove si rinviene, in formazione continua, lungo l’arco esterno dell’Appennino e, discontinuamente, in altre ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] agglomeranti; p. da affilare, p. da cote, roccia contenente silice diffusa in seno a una massa cementante, molto dura e di aspetto poroso, barocchi della Puglia; p. di Caen (〈kã〉, città della Francia settentr. nel dipartimento di Calvados), calcare ...
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kaputt
〈kapùt〉 agg., ted. [dal fr. capot della locuz. faire capot «fare cappotto» come termine di gioco o nel sign. di capoter, cioè «capovolgersi, ribaltarsi»]. – Rovinato, distrutto, ucciso, in malora, [...] già durante la guerra dei trent’anni (1618-1648), si è particolarmente diffusa, anche nella grafia adottata kaput, durante la seconda guerra mondiale, sia in funzione di aggettivo (città kaputt; voi tutti kaputt!, e sim., o, con uso assol., kaputt ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...