uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, [...] un’u. formale, per la quale si riconosce a tutti gli uomini pari capacità giuridica, e in particolare a tutti i cittadini pari godimento di tutti i diritti politici, e un’u. sostanziale, che è compito della Repubblica promuovere, secondo il dettato ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] sim., forma una categoria, un corpo a sé. In partic.: a. Classe, ceto, categoria sociale (accezione oggi poco com.): in ogni o. di cittadini; gente d’infimo o.; nell’antica Roma: l’o. senatorio, l’o. equestre, l’o. dei plebei, l’o. degli scribi, dei ...
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audit civico
loc. s.le m. Controllo e verifica effettuati da rappresentanti dei cittadini per vigilare sul corretto funzionamento dei servizi pubblici. ◆ Complessivamente negativo anche il giudizio sui [...] Si tratta di un sistema di rilevazione del funzionamento delle strutture sanitarie che si fonda sul giudizio dei cittadini (ma non solo). […] L’audit civico, per [Nichi] Vendola, sarà «il permanente fenomeno tellurico sotto l’organizzazione sanitaria ...
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soft-walking
(soft walking), loc. s.le m. inv. Camminata lenta di un corteo di manifestanti, adottata come forma di protesta per bloccare il traffico di un centro urbano. ◆ Siccome l’idea è venuta ai [...] la città è stata interessata da vari cortei: le donne in nero e l’ennesimo soft-walking sulla A3 dei cittadini di Chiaiano, la protesta all’università contro i tagli previsti da [Giulio] Tremonti, le manifestazioni a piazza Municipio dei lavoratori ...
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sosta selvaggia
loc. s.le f. Sosta di un autoveicolo al di fuori delle norme stabilite dal codice della strada o dalle indicazioni della segnaletica stradale. ◆ Il Comune è caratterizzato dalla presenza [...] fila hanno paralizzato il traffico fino all’ora di pranzo (Giornale di Sicilia, 3 luglio 2002, p. 25, Cronaca di Palermo) • Cittadini e sosta selvaggia. I lavori in corso per sistemare il manto stradale di Circonvallazione Appia non ferma la sete di ...
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parita
parità (ant. paritade) s. f. [dal lat. parĭtas -atis, der. di par «pari1»]. – 1. Il fatto di essere pari; rapporto di uguaglianza o di equivalenza fra due o più cose: p. di grado; p. di diritti [...] (e rivendicare, sancire la p. dei diritti politici e civili per tutti i cittadini); p. di genere, parificazione, nella rappresentatività, degli individui, anche indipendentemente dal genere biologico; esigere p. di trattamento; sono stati giudicati ...
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unita di cure primarie
unità di cure primarie loc. s.le f. inv. Unità di assistenza sanitaria istituita sperimentalmente con lo scopo di potenziare il servizio ai cittadini, coinvolgendo i medici di [...] le prestazioni e le attese inutili ai pronto soccorso e promuovere la medicina generale sul territorio, più vicina ai cittadini. È l’obiettivo delle Unità di cure primarie (Ucp), che partiranno nel Lazio dal prossimo 15 gennaio, presentate dall ...
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simpolitia
simpolitìa s. f. [dal lat. sympolitīa, gr. συμπολιτεία (comp. di σύν «con» e πολιτεία «stato giuridico di cittadino; costituzione politica»)]. – Nell’antica Grecia, atto pubblico con il quale [...] due città convenivano di riconoscere reciprocamente tutti i diritti dei proprî cittadini ai cittadini dell’altra, fondendosi così in un’unica polis in senso politico, religioso, civile, giuridico, ecc., ma non dal punto di vista topografico (caso in ...
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cittadinesco
cittadinésco agg. [der. di cittadino agg. e sost.] (pl. m. -chi), ant. o raro. – Di città, proprio della città o dei cittadini: molti scandoli e omicidi e battaglie cittadinesche (Compagni). [...] Oggi si usa quasi soltanto in tono leggermente spreg.: modi, costumi c., un parlare c., l’orgoglio c., cioè proprî dei cittadini, conformi all’uso di città. ...
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cittadino2
cittadino2 s. m. (f. -a) [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Chiunque abita in città o risiede in una determinata città: i c. di Venezia, di Palermo; c. operosi, pacifici, tranquilli; spesso [...] senso più ampio, abitante in genere: d’ogni altro ricchissimo c. che allora si sapesse in Italia (Boccaccio); Poi ch’Amor femmi un cittadin de’ boschi (Petrarca); si compiea l’anno che questa donna era fatta de li c. di vita eterna (Dante). 2. a. Chi ...
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CITTADINI
Giovanna Grandi
Di questa famiglia di pittori di origine milanese operosi nei secc. XVII-XVIII, soprattutto in Emilia, l'artista più conosciuto è Pier Francesco, noto anche come il Franceschino o il Milanese. Egli condivise quest'appellativo...
Grammatico e filologo (Roma 1553 - Siena 1627); visse a Siena, ove tenne (dal 1598) la cattedra di lingua toscana. Scrisse, tra l'altro, un Trattato della vera origine e del processo e nome della nostra lingua (1601; di cui è continuazione ed...