seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] di essere seguito da un agente, e ha fatto perdere le proprie tracce; non aveva il coraggio di dichiararsi, ma la seguiva ogni attenzione; è un allievo che segue, che sta attento in classe, che dimostra interesse. Con diverso sign., assistere e curare ...
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votare2
votare2 v. tr. e intr. [lat. pop. *votare, der. di vovere «offrire in voto»] (io vóto, ecc.). – 1. tr., non com. Offrire in voto, consacrare alla divinità formulando un voto: il vincitore votò [...] con piena dedizione: votarsi alla causa di un partito, di una classe sociale, e sim.; di uso com., inoltre, la frase prov. votazione); v. per un candidato, per un partito, dare il proprio voto a un candidato, a un partito (in frasi brachilogiche: ...
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socializzazione
socialiżżazióne s. f. [der. di socializzare]. – 1. Nel linguaggio econ., genericam., processo per cui si attua la trasformazione da privata in pubblica della proprietà e della gestione [...] interno del gruppo stesso: promuovere la s. in una classe scolastica sperimentale, in una collettività di giovani disadattati. c si inserisce: s. primaria, propria della primissima infanzia; s. secondaria, propria degli adolescenti, o anche di adulti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] esprimere sentimenti, e in genere di informare altri esseri sulla propria realtà interiore o sulla realtà esterna, per mezzo di Ariosto, di D’Annunzio, ecc.). Anche di una classe d’individui, di un determinato ambiente professionale o gruppo sociale ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] di vino che vanno sotto il n. di «passito». Secondo la grammatica, i nomi si distinguono nelle due grandi classi dei n. proprî, che si riferiscono a singola persona, a singolo animale, a singola cosa e si scrivono con l’iniziale maiuscola (Giovanni ...
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lustro1
lustro1 agg. e s. m. [der. di lustrare1]. – 1. agg. Che ha la superficie lucente (di propria natura o perché lustrato); è in genere sinon. di lucido, da cui oggi tende a essere sostituito nella [...] ’impresa il suo nome acquistò nuovo l.; accrescere l. al paese, alla propria città; i nuovi soci danno l. all’Accademia; essendo ormai capostazione di prima classe e dirigente centrale, averlo per compare dava lustro (Domenico Starnone). Anche, la ...
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responsabilizzare
responsabiliżżare v. tr. e intr. pron. [der. di responsabile]. – 1. tr. Indurre ad assumere la propria parte di responsabilità, coinvolgere nelle responsabilità di un determinato campo [...] , in modo da rendere più cosciente e partecipe: cercare di r. i proprî dipendenti o collaboratori; r. gli uffici periferici; r. politicamente le masse; r. la classe operaia sulla politica economica del paese; r. l’opinione pubblica sulla crisi, sulla ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] o in buon pastore si pronuncia come una m vera e propria; nelle parole composte si hanno talvolta doppie grafie (es. benparlante della grandezza apparente); con altro uso, M indica una classe spettrale di stelle, di colore rosso e modesta temperatura, ...
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legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, [...] affiancarono lo sforzo armato di popoli in lotta per la propria indipendenza); o anche da unità organiche spec. istituite per il talora nella classificazione zoologica e botanica per indicare un raggruppamento compreso tra la classe e la famiglia. ...
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kebabbaro
s. m. Venditore di kebab. ◆ [nel quartiere Braida di Sassuolo] c’è una Rosticceria Idriss, la macelleria del Frignano (le colline di fronte) che ha mutato il nome con il nuovo proprietario, [...] posti potrebbero consigliarvi un buon ristorante. Declina la classe media e sprofonda la working class che, spaventata di tutto, vede anche nel kebabbaro all’angolo una minaccia alla propria identità. (Riccardo Staglianò, Repubblica, 3 giugno 2008, p ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso meno preciso rispetto a quello di Marx...