w, W
(vu dóppia o dóppia vu; anche, vu dóppio o dóppio vu); s. f. o m. – Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in parole d’origine straniera non adattate). Sconosciuta all’alfabeto latino [...] a significati generici, la lettera w (o W) indica tradizionalmente il determinante wronskiano (v. wronskiano). ◆ Nel codice alfabetico internazionale la lettera w viene convenzionalmente identificata dalla parola inglese whisky 〈u̯ìski〉. ◆ Nell’uso ...
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sportello
sportèllo s. m. [der. di porta1, o più prob. di portello, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. a. Elemento di chiusura e apertura di un vano di ambienti, infissi, mobili e altre strutture, girevole [...] quali, per es., prelievo e versamento di contanti, utilizzando una tessera magnetizzata di riconoscimento e un numero segreto di codice per accedere al servizio di bancomat. 2. estens. a. S. bancario, ogni ufficio dipendente aperto da una banca ...
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identificativo
agg. e s. m. [der. di identificare]. – 1. agg. Che serve a identificare (spec. nel sign. 2 del verbo), che contribuisce all’identificazione. In informatica, di contrassegno che serve a [...] un flusso) per evitare confusioni tra insiemi che devono restare distinti durante l’elaborazione. 2. s. m. Documento o codice segreto che serve a identificare una persona in modo univoco, spec. in relazione all’accesso a sistemi informatici: esibire ...
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manipolatore
manipolatóre s. m. [der. di manipolare2]. – 1. (f. -trice) Chi manipola, nelle varie accezioni comuni del verbo: un m. di creme, di impiastri; era creduta una maga, una m. di veleni; un [...] telegrafici; è tale, per es., il m. Morse (detto anche tasto telegrafico), usato per trasmettere segnali secondo il codice Morse. c. In alcuni sistemi telescriventi, organo per la trasmissione, identico alla tastiera di una macchina per scrivere, e ...
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d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono [...] e nei giovani animali, il rachitismo o disturbi dell’accrescimento e una particolare suscettibilità verso numerose malattie infettive. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, la lettera d viene convenzionalmente identificata dalla parola delta. ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] (più spesso detto lineetta) che, a seconda della lunghezza e della funzione, prende in tipografia nomi diversi e specifici; analogam., nel codice Morse, è il segno indicante il segnale lungo che, variamente unito ad altri segnali lunghi o a uno o più ...
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intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: [...] la statua, l’anfora si è conservata i.; un codice pervenutoci i.; il fiasco è ancora i. (con riferimento al contenuto), pieno, intatto; latte i., non scremato; cavallo i. (meno com. di altri animali), non castrato. Talora si contrappone direttamente ...
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linearita
linearità s. f. [der. di lineare1]. – L’esser lineare; solo in senso fig. (dirittura, rettitudine morale: la l. di una condotta), o in qualche partic. uso scientifico e tecnico: per es., in [...] segno linguistico, principio formulato da F. de Saussure, per il quale la lingua, diversamente da altri tipi di codice, consente la costruzione di messaggi che si sviluppano linearmente, nel tempo, e che, pertanto, non sono percepiti simultaneamente ...
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whisky1
whisky1 〈u̯ìski〉 (o whiskey) s. ingl. [accorciamento di whiskybae, variante di usquebaugh, e questo del gaelico uisgebeatha, comp. di uisge «acqua» e beatha «di vita», calco del lat. mediev. [...] , il whisky si beve puro, cioè liscio, oppure allungato con soda (ingl. whisky and soda) o con cubetti di ghiaccio. Per la locuz. w. à gogo, v. gogo. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, è la parola che identifica convenzionalmente la lettera w. ...
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controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, [...] delle parti contendenti in una lite giudiziaria. Anche, sinon. di lite, causa (in tale sign. è usato dal codice di procedura civile): c. collettive di lavoro, quelle relative a un conflitto di interessi proprî di una categoria professionale ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....