distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] e con le procedure dell’educazione a distanza. 2. Con accezioni partic.: a. Nello sport, spazio compreso tra di cerchio verticale compreso tra lo zenit e l’astro, pari al complemento dell’altezza sull’orizzonte e detta anche colatitudine. e. In ottica ...
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volta1
vòlta1 s. f. [lat. volg. *volvĭta, *volta, der. del lat. class. volvĕre «volgere»]. – 1. ant. o letter. a. L’azione, il fatto di voltare o di voltarsi, di girare da una parte o dall’altra, di [...] dato di v. il cervello. 2. Sign. e usi tecn. particolari: a. In marina, lo stesso che a cui ritorna immediatamente. 3. estens. e fig. a. La direzione in cui ci si volge andando, soprattutto nell’espressione alla v. di ..., che introduce un complemento ...
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inchiesta
inchièsta s. f. [der. di inchiedere, part. pass. inchiesto]. – 1. a. Indagine svolta oralmente o per iscritto per determinare lo stato oggettivo di fatti, situazioni, e sim.: fare, svolgere, [...] natura di un fatto per scoprire le eventuali responsabilità politiche o di altro genere. 2. a. Domanda, richiesta. In questa accezione (anche seguito da complemento di specificazione) è ant. o letter.; si conserva però in locuz. specifiche come, per ...
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cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] cadde alla prima rappresentazione. 2. a. Di persona che, perduto l’equilibrio o per altro motivo, va a terra: E caddi come v. giusto1, n. 1 b). c. Andare a finire (con sign. speciali, determinati dal complemento): c. in rovina; c. in servitù, in ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora [...] da g., in gioventù: da g. era un bell’uomo; talora determinato dal complemento: g. d’anni, g. d’età; spec. in contrapposizioni: g. d conferisce un aspetto giovanile: moda g., abiti giovani. 2. agg., estens. a. Di animali o piante, nato da poco tempo: ...
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limitato
agg. [part. pass. di limitare2]. – 1. a. Circoscritto, ristretto entro certi limiti (per lo più in senso fig.), che non oltrepassa o non può oltrepassare una determinata misura: assegnare un [...] nelle esigenze, nel chiedere, nelle proprie pretese. 2. In matematica, con accezioni proprie: a. Un insieme di punti si dice limitato ( dati limiti (determinati da complemento con la prep. a): sono obbligato a collaborare limitatamente al mio impegno ...
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ridotto2
ridótto2 (ant. ridutto, redutto) s. m. [der. di ridurre; cfr. la voce prec.]. – 1. Posto, luogo dove più persone si riducono, cioè si riuniscono, per lo più abitualmente: le sue ville erano [...] da un ridotto d’amici soliti a straviziare insieme (Manzoni). Raram., luogo di raccolta di cose, per es. di acque. 2. In partic., il termine è sala di rappresentazione, della quale costituisce il complemento come ambiente ove il pubblico si raccoglie ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] maniera. In molti casi è sinon. di modo, senza sostanziale differenza: complemento di modo o m. (v. modo); avverbî di modo o m. maniere sono queste?; belle m., davvero! 2. Nel linguaggio della critica d’arte: a. Lo stile di un artista; soprattutto, ...
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tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] partito. c. Asportare, recidendola, la parte indicata dal complemento: t. i rami di un albero, nella potatura; t 2. fig. a. Troncare bruscamente, smettere di fare o di dire qualcosa: L’orgogliose minaccie a mezzo taglia (Ariosto); appena mi vede, a ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] p. più povero; il basso popolo. 2. a. Il complesso dei cittadini che vivono in a (o in) pien p., davanti a gran folla di cittadini, o anche di parrocchiani: in pien popolo raccontò la revelazione (Boccaccio). b. Seguito e determinato da complemento ...
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sistema binario, implementazione del
sistema binario, implementazione del rappresentazione dei numeri scritti nel sistema binario in un automa esecutore. Si vedano le voci: → aritmetica finita (di macchina); → aritmetica in virgola mobile...
LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...