veltrusconismo
s. m. (iron.) La tendenza determinata dal reciproco avvicinamento delle posizioni e delle scelte politiche di Walter Veltroni e di Silvio Berlusconi. ◆ E se nel disgelo politico del «veltrusconismo» [...] d’interessi, ecco che già ora gli interessi stanno molto bene in conflitto. La singolare coincidenza con il caso Raiset, aldilà delle battute, porta a trarre il bilancio in termini di politica culturale dell’egemonia di questa classe dirigente ...
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cittadinizzazione
s. f. Il processo di integrazione e assimilazione alla cittadinanza, il diventare e sentirsi cittadino; il progressivo coinvolgimento dei cittadini nella cosa pubblica. ◆ Caro ministro [...] Ramonet]. (Stampa, 27 febbraio 2001, p. 21, Società e Cultura) • «penso che la cittadinanza vada ripensata come terreno di conflitto ben più che come terreno di integrazione. È sbagliato pensare che la cittadinanza o la cittadinizzazione, come si usa ...
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zona verde
loc. s.le f. In un’area interessata da un conflitto armato, zona militarmente protetta e sorvegliata. ◆ E sotto una delle tende gli uomini della Kfor e i serbi firmano un piccolo ma fondamentale [...] sorpresa del segretario generale dell’Onu ieri a Baghdad. Per Kofi Annan si tratta di una prima assoluta: dall’inizio del conflitto iracheno, nel marzo 2003, il segretario dell’Onu non aveva mai messo piede in Iraq. Mentre Annan arrivava nella «zona ...
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collettivo1
collettivo1 agg. [dal lat. collectivus, propr. «che raccoglie insieme», der. di collectus, part. pass. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. Che è comune a più persone o cose: benessere, danno [...] c., i bisogni avvertiti dall’uomo in quanto essere che vive in società e che scaturiscono per lo più da un conflitto d’interessi (per es., il bisogno dell’ordinamento giuridico). In partic.: a. Nel diritto privato, atto c., quello composto da più ...
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interesse
interèsse (ant. e pop. tosc. interèsso) s. m. [dal verbo lat. interesse «essere in mezzo; partecipare; importare», comp. di inter «tra» e esse «essere»]. – 1. Il prezzo pagato, o che dev’essere [...] io parlo nel tuo i.; è nel vostro stesso i. difendervi dalla calunnia; non è facile conciliare i. diversi, o opposti; conflitto di interessi (v. conflitto, con accezioni partic., nei sign. 2 a e 3); agire nell’i. di tutti, nell’i. generale del paese ...
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guerra mediatica
loc. s.le f. Conflitto televisivo tra emittenti o trasmissioni concorrenti; conflitto combattuto avvalendosi dei mezzi d’informazione e delle tecnologie più avanzate. ◆ Nonostante le [...] lusinghe, i privilegi, gli spazi sul palinsesto, un bel giorno [Paolo] Bonolis decide di passare alla Rai. Apriti cielo: come abbiamo già avuto modo di scrivere, Mediaset ha scatenato una inusitata guerra ...
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controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, [...] (in tale sign. è usato dal codice di procedura civile): c. collettive di lavoro, quelle relative a un conflitto di interessi proprî di una categoria professionale, riguardanti sia l’interpretazione e l’applicazione delle norme vigenti in materia di ...
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neutralismo
s. m. [der. di neutrale]. – Dottrina o comportamento che tende a difendere e a mantenere una condizione di neutralità tra due parti in conflitto: il n. dei paesi non allineati. In partic. [...] il termine si usò in Italia (in contrapp. a interventismo) per indicare l’atteggiamento di coloro che allo scoppio della prima guerra mondiale erano contrarî all’intervento italiano nel conflitto: il n. di Giolitti. ...
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neutralizzazione
neutraliżżazióne s. f. [der. di neutralizzare]. – L’atto, il fatto di neutralizzare o di essere neutralizzato, nei varî sign. del verbo: 1. In diritto internazionale, la condizione giuridica [...] (feriti, prigionieri, sanitarî, ecc.) che, in base a norme e accordi internazionali, non possono essere, in caso di conflitto, coinvolti in azioni militari. Per estens., n. di una zona, di un territorio, la loro esclusione dagli armamenti nucleari ...
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afghanizzare
v. tr. In senso figurato, far passare in secondo piano, oscurare; con particolare riferimento agli sviluppi della situazione afgana, che in certi periodi è apparsa oscurata all’opinione [...] - per usare l’espressione con cui Paul Krugman, sul New York Times, denuncia l’oscuramento sul conflitto - non è riuscito, e non poteva riuscire. (Salvatore Cannavò, Liberazione, 7 agosto 2004, p. 1, Prima pagina).
Derivato dalla variante afghano ...
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Diritto
Situazione caratterizzata da posizioni contrastanti e incompatibili, con riferimento a organi amministrativi o autorità giudiziarie. Si verifica quando vi è discordanza sull’individuazione dell’autorità competente a decidere su una determinata...
La pluralità degli organi, fra cui si distribuisce la competenza dello stato, genera la possibilità dei conflitti che possono essere attuali o virtuali (o potenziali). Il conflitto attuale si ha quando due o più organi affermano o negano (esplicitamente...