erudito
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di erudire]. – Che ha un’ampia erudizione, che possiede molte cognizioni in qualche disciplina: un giovane e.; una studiosa molto e.; essere e. in archeologia, [...] e.; fatiche e.; discipline erudite. ◆ Avv. eruditaménte, con grande erudizione, con sfoggio di ampia e sicura conoscenza dell’argomento: disquisire, conversare eruditamente; è un’edizione eruditamente annotata, ricca di esaurienti esplicazioni e di ...
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nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo [...] da un lato di indagare la struttura della materia, e dall’altro di realizzare numerose applicazioni di tale conoscenza, quali la produzione di nuclidi radioattivi (radionuclidi o radioisotopi) e la produzione di energia mediante reazioni di fissione ...
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imperscrutabile
imperscrutàbile agg. [dal lat. tardo imperscrutabĭlis, der. di perscrutari «perscrutare», col pref. in-2]. – Che non si può scrutare, in cui non si può e non si deve spingere lo sguardo [...] ; scherz., inconoscibile, misterioso: ignoro le ragioni i. per cui ha agito così. ◆ Avv. imperscrutabilménte, senza alcuna possibilità di indagine e, quindi, di conoscenza: una volontà superiore che guida imperscrutabilmente i destini umani. ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, [...] alla conoscenza, alla diffusione di essa; detto spec. di opere o discipline (anche d’indole generale, ma applicate alla Bibbia) e d’istituti, ecc.: studî b.; teologia b.; ermeneutica, esegesi b.; critica b.; archeologia, cronologia, geografia b.; ...
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osservatore
osservatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. observator -oris]. – 1. Chi osserva, in senso generico, e talora con riferimento alla relatività del suo punto di vista: eventi che hanno colpito gli [...] di rapporti o al compimento di fatti giuridici, dei quali esso non è partecipe, ma alla cui conoscenza ha un particolare interesse, ovvero sui quali deve esercitare un controllo internazionale. O. permanenti, destinati presso organizzazioni ...
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osservazionale
agg. [der. di osservazione, sull’esempio dell’ingl. observational e del fr. observationnel]. – Nel linguaggio scient., che è fondato sull’osservazione, lo stesso che osservativo, sul quale [...] peraltro tende oggi a prevalere: apprendimento o.; le basi o. della conoscenza, della scienza. ...
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eleatismo
s. m. [der. di eleatico]. – Scuola filosofica greca, sorta in Elèa, città della Magna Grecia, alla fine del sec. 6° a. C., che ebbe come rappresentanti Parmenide, Zenone e Melisso; la sua dottrina [...] fondamentale, concernente la differenza profonda tra il mondo sensibile, molteplice e mutevole, e il mondo intelligibile, necessario ed eterno, accessibile solo alla conoscenza razionale, influenzò profondamente il corso ulteriore del pensiero greco. ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito [...] , consegna che deve effettuarsi presso il notaio da parte di chiunque sia in possesso di un testamento olografo, allorché venga a conoscenza del decesso del testatore. 2. a. Il bene mobile e soprattutto il denaro depositato: d. bancarî; d. postali; d ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi [...] svalutando qualsiasi costruzione unitaria per la sempre crescente molteplicità e pluralità dei fenomeni e privilegiando forme di conoscenza molteplici e multiformi. 2. Nel linguaggio sociologico, giorn. e polit., la condizione di una società e di ...
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ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] , stato e capacità delle persone, diritto minorile) e, particolarmente importanti, in materia penale: ha l’obbligo, quando viene a conoscenza di un reato, di iniziare l’azione penale e di esercitarla e rappresenta la pubblica accusa nel giudizio. ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...