esterno
estèrno agg. e s. m. [dal lat. externus, der. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o appare di fuori: le parti e. della carrozzeria; parete, facciata e.; si accede al piano [...] fiume, la curva di più ampio raggio. c. Nel linguaggio filos., detto di ciò che si presuppone esistente, indipendentemente dalla conoscenza che se ne può avere (in antitesi a interno o interiore): mondo e., l’insieme delle cose che sono oggetto della ...
Leggi Tutto
neoempirismo
s. m. [comp. di neo- e empirismo]. – Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, operazionismo, [...] ), le quali ravvisano nell’esperienza, comune e scientifica, l’unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i proprî contenuti: strutture e strumenti formali – logica, matematica – sarebbero incapaci di produrre ...
Leggi Tutto
estesiologia
esteṡiologìa s. f. [comp. di estesio- e -logia]. – 1. Parte dell’anatomia e della fisiologia dedicata agli organi dei sensi. 2. non com. Nel linguaggio filos., dottrina della conoscenza [...] sensibile ...
Leggi Tutto
orientamento
orientaménto s. m. [der. di orientare]. – 1. a. L’azione, il fatto e il modo di orientare: o. di una carta geografica, di una carta topografica; stabilire l’o. di un edificio; o. di una [...] delle fibre. 2. a. Determinazione dei punti cardinali del luogo in cui ci si trova: cercare, stabilire l’o.; e la conoscenza stessa della posizione in cui ci si trova rispetto ai punti cardinali, della direzione che si sta seguendo o che si deve ...
Leggi Tutto
estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. [...] che il termine ha ancora in E. Kant: E. trascendentale). Nel sec. 18°, con senso specifico e tecnico, dovuto al filosofo tedesco A. G. Baumgarten, la dottrina del bello, naturale o artistico, e quindi ...
Leggi Tutto
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere [...] , che tende a superare le forme logiche del conoscere e le sue consuete forme espressive, e a giungere alla conoscenza di Dio solo attraverso una continua e inesauribile contrapposizione degli opposti (Dio - uomo, fede - peccato, ecc.). 2. s. m ...
Leggi Tutto
rozzo
różżo agg. [lat. *rŭdius, compar. neutro di rudis «rozzo»; v. rude]. – 1. a. raro. Ruvido, scabro: una lastra di pietra rozza. b. Di lavoro manuale o industriale, non compiutamente rifinito, appena [...] dati rilevati distribuendo le varie modalità del fenomeno studiato in categorie o intervalli troppo ampî (per es., la conoscenza del numero degli studenti universitarî iscritti nelle varie facoltà è un dato rozzo per lo studio dei probabili indirizzi ...
Leggi Tutto
dialettologo
dialettòlogo s. m. (f. -a) [comp. di dialetto e -logo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Chi è versato nello studio e nella conoscenza di dialetti; linguista specializzato in dialettologia. ...
Leggi Tutto
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare [...] i concetti, di formulare giudizî, intesa generalmente come la fonte essenziale della conoscenza che è propria della scienza, distinta quindi da altre facoltà dello spirito (ragione, sensibilità, volontà, ecc.): già mai non si sazia Nostro i., se ’l ...
Leggi Tutto
intellettualita
intellettualità s. f. [dal lat. tardo intellectualĭtas -atis]. – 1. non com. Condizione, carattere di ciò che è intellettuale, che appartiene all’attività dell’intelletto: i. di una conoscenza. [...] 2. Predominio di valori e caratteri intellettuali (meno com. di intellettualismo): l’i. della poesia simbolistica francese. 3. In senso concr. e collettivo, il complesso, la categoria degli intellettuali ...
Leggi Tutto
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...