consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] , uvulari, faringali e laringali; III. secondo l’impressione uditiva, in esplosive, affricate, fricative e liquide (distinte in proprie e vibranti). Inoltre le consonanti nel loro complesso si classificano: in sonore e sorde, secondo la presenza o ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] . Il termine è tuttora adoperato qualche volta, e si trova anche esteso a comprendere tutte quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) che non possono (a differenza delle nasali, laterali, vibranti) valere come sonanti. Più spesso il ...
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omorganico
omorgànico agg. [comp. di omo- e organo] (pl. m. -ci). – In fonetica, prodotto dallo stesso organo: consonanti o., quelle che, pur distinguendosi tra loro per altri caratteri, hanno un identico [...] punto d’articolazione (per es., p, b, m, tutt’e tre bilabiali); stretta o., nelle affricate, la stretta che succede all’occlusione (per es., nella z sorda ‹z = ts›, l’articolazione alveolare fricativa ‹s› che segue immediatamente a quella occlusiva ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su un supporto capace di perpetuarne la memoria...