premura
s. f. [der. di premere]. – 1. Cura, sollecitudine verso persona, cosa, affare o problema che sta molto a cuore: sarà mia p., nostra p.; mi farò p. di comunicarle la data della riunione; darsi, [...] presto: ho p.!; fare premura, e con più forza mettere premura, sollecitare mostrando di aver fretta, di avere urgenza di qualche cosa: bisognerà fargli un po’ di p., altrimenti non ci consegnerà il lavoro in tempo; al plur., fare premure, insistere ...
Leggi Tutto
ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta [...] talor mena a morte (Petrarca); l’ira ... niuna altra cosa è che un movimento subito e inconsiderato, da sentita tristizia avendo di tenebre offuscati, in ferventissimo furore accende l’anima nostra (Boccaccio); tra l’i. funesta del Pelide Achille e ...
Leggi Tutto
piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] allusivo all’amore per Laura). 2. estens. a. Conficcare qualche cosa nel terreno, nel muro o in altra superficie solida, in o per lungo tempo: ha piantato le tende in casa nostra e non sembra avere intenzione di andarsene presto); o appoggiare con ...
Leggi Tutto
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] è il p. animatore dell’universo; in partic., con allusione a Dio: Donna, che lieta col Principio nostro Ti stai ... (Petrarca); principio e fine di ogni cosa è Iddio (G. Gozzi). b. In chimica, con sign. generico, il costituente fondamentale di una ...
Leggi Tutto
originale
agg. e s. m. [dal lat. tardo originalis, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. agg. a. ant. Originario: i cittadini o. di Firenze; usanze o. di un luogo, proprie di esso, non importate, non [...] Analogam., vizio, difetto o., che una persona o una cosa ha fin dalla nascita, dalla costruzione, e appartiene perciò molto o.; stoffa con disegni o.; è un modello o. della nostra fabbrica. Della persona stessa: uno scrittore, un artista o., che non ...
Leggi Tutto
volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] e v. umana; E ’n la sua [di Dio] volontate è nostra [di noi beati] pace (Dante); v. salvifica, nella teologia cattolica ): non ha v. di studiare; avere buona, cattiva v. di far qualche cosa; si è messo a lavorare di buona v.; studia con v.; pace in ...
Leggi Tutto
sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione [...] per difendere gli occhi dalla luce troppo viva (v. occhiali); fig., è chiaro come il s., è più chiaro del s., di cosa evidente, ovvia. Di solito, per riferirsi alla luce solare, si dice semplicem. luce o sole, ma in alcuni casi, spec. in espressioni ...
Leggi Tutto
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, [...] nel gioco del calcio; anche assol.: nell’ultimo campionato la nostra squadra ha segnato venti volte. d. Più genericam., tracciare segni nelle espressioni s. l’inizio o la fine di qualche cosa (per es.: alle 9, il suono del campanello segna ...
Leggi Tutto
unico1
ùnico1 agg. [dal lat. unĭcus, der. di unus «uno, uno solo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che è il solo esistente, che non ha uguali nel suo genere o nella sua specie: è la nostra u. possibilità di salvezza; [...] ; come attore comico è veramente u.; un prodotto unico. Come s. f. con valore neutro: l’unica è di fare questo, l’unica cosa possibile, la migliore; è l’unica!, non c’è altro mezzo. 2. Nel linguaggio filosofico, per lo più sostantivato, l’individuo o ...
Leggi Tutto
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] una m. tra il giulivo e il solenne, le domandò cosa desiderasse in quel luogo (Manzoni). Senza determinazione, ha spesso sign chiari. 3. letter. Modo di essere, qualità, sorta: la nostra ragione a quattro m. d’operazioni ... è ordinata (Dante); ...
Leggi Tutto
Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...