volo blu
loc. s.le m. Volo riservato alle alte cariche dello Stato. ◆ [tit.] Ed è sfida a distanza con [Antonio] Di Pietro sui «voli blu» [testo] «Perché non fate vedere anche l’aereo preso da Di Pietro?». [...] Kersauson de Pennendreff, nobile francese pronipote nientemeno che di un condottiero delle Crociate. (Sergio Rizzo, Corriere della sera, 7 aprile 2008, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. volo e dall’agg. blu.
Già attestato nella Repubblica del ...
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cieli aperti
loc. s.le m. pl. Trattato che prevede la deregolamentazione nel regime dei voli intercontinentali tra Europa e Stati Uniti d’America. ◆ Parte l’operazione «cieli aperti» tra Europa e Stati [...] negoziare solo con la commissaria ai Trasporti [Ignacia de] Loyola de Palacio e non più con i ministri dei Ore, 1° aprile 2008, p.23, Economia e Imprese).
Composto dal s. m. cielo e dall’agg. aperto, ricalcando l’espressione ingl. open skies.
Già ...
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cielo unico
(cielo unico europeo), loc. s.le m. Spazio aereo unificato, proposto dalla Commissione Europea per rendere più efficiente e sicuro il controllo del traffico aereo tra gli stati membri dell’Unione. [...] del controllo del traffico aereo -- ha detto [Ignacia de Loyola] de Palacio -- è però necessario che si arrivi alla marzo 2008, Affari & Finanza, p. 1).
Composto dal s. m. cielo e dall’agg. unico, ricalcando l’espressione ingl. single sky. ...
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cinepanettone
(cine-panettone), s. m. (scherz. iron.) Il film di Natale, lo spettacolo cinematografico popolare per antonomasia. ◆ [tit.] [Massimo] Boldi & [Christian] De Sica, il cine-panettone [...] successo dei due cinepanettoni di [Massimo] Boldi e [Christian] De Sica. (Tiziana Leone, Sicilia, 19 dicembre 2006, p. , Album Spettacoli).
Composto dal confisso cine- aggiunto al s. m. panettone.
Già attestato nella Repubblica del 1° dicembre 1997, ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] f.; A egregie cose il f. animo accendono L’urne de’ forti (Foscolo); o anche, potente (per mezzi, possibilità f.; un paio di scarpe forti; pezzo f. (o assol. forte, s. m.), pezzo di cuoio che si cuce per rinforzo tra la fodera interna e i quartieri ...
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quodlibet
quòdlibet (meno com. quòlibet) s. m. [dal lat. quodlĭbet, propr. «ciò che piace» (quod libet), sostantivato nel lat. mediev. e divenuto pertanto declinabile (plur. quodlìbeta); la variante [...] Avvento, 4a settimana di Quaresima) si tenevano nelle università: il nome deriva dal titolo stesso della disputatio che era de quolibet, cioè attorno a un qualsiasi argomento, proposto a quolibet (o ad voluntatem cuiuslibet), cioè non dal maestro che ...
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vago1
vago1 agg. [dal lat. vagus «vagante, instabile; indeterminato»] (pl. m. -ghi). – 1. letter. o poet. Che vaga, che si muove, perché mobile o instabile: v. aurette; v. zefiro; tre fiate in van cinta [...] delle femine era così vago come sono i cani de’ bastoni (Boccaccio); Chi de la gloria è vago Sol di virtù sia pago bellezza: il v. dei fiori, il v. di quei luoghi. 4. s. m., letter. o ant. Innamorato, o amante, corrisposto: mi ha confidato di avere ...
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insaccare
v. tr. [der. di sacco, col pref. in-1] (io insacco, tu insacchi, ecc.). – 1. Mettere nel sacco o nei sacchi: i. il grano, la farina, il cemento, ecc. Fig., poet.: la dolente ripa Che ’l mal [...] senza sbocco; dalla piazza de’ Mercanti, la marmaglia insaccò, per quell’altr’arco, nella via de’ fustagnai (Manzoni). e. per un suo improvviso cambio di direzione (salto di vento). ◆ Part. pass. insaccato, anche come agg. e s. m. (v. la voce). ...
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quadratore
quadratóre s. m. [der. di quadrare; ma quadrator circuli è già nel lat. tardo], non com. – Chi quadra; chi si occupa di quadratura: lascio gli algebristi, quadratori di circoli, ... riformatori [...] de dialettiche, instauratori d’ortografie, contemplatori de la vita e de la morte (G. Bruno). Usato anche, talora, come sinon. di riquadratore (di pietre, nelle cave). ...
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accorgersi
accòrgersi v. intr. pron. [lat. *accorrĭgĕre, comp. di ad- e corrĭgĕre «correggere»] (io mi accòrgo, tu ti accòrgi, ecc.; pass. rem. m’accòrsi, t’accorgésti, ecc.; part. pass. accòrto). – [...] di retro move ciò ch’el tocca? (Dante). 2. Come s. m. (letter.), nella forma accorgere, indica il fatto o la capacità di ne l’abisso Del tuo consiglio fai per alcun bene In tutto de l’accorger nostro scisso? (Dante); Altro schermo non trovo che ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...