troika2
(Troika) s. f. Nel linguaggio giornalistico, l’ente di controllo informale, costituito nell’àmbito dell’Unione europea da rappresentanti della Commissione europea, della Banca centrale europea [...] degli italiani, che genera fiducia, che attiva fiducia. È per contro evidente che, senza sicurezza nazionale sul nostro debitopubblico, non c’è futuro per l’Italia, se non l’alta probabilità delle procedure “europee”, della Banca centrale europea ...
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favore
favóre s. m. [dal lat. favor -oris, der. di favere «favorire»]. – 1. Benevolenza, buona disposizione, dimostrata per lo più concretamente con atti d’approvazione, di protezione, di concessione, [...] superiori, degli elettori, del clero, ecc.; cercare il f. del pubblico, il f. popolare; conciliarsi, guadagnarsi, meritarsi, godere, perdere il di parentela o di amicizia, a garantire il rimborso del debito di un terzo (se tale firma è apposta su una ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] , con provvedimento temporaneo, ecc. Nel commercio dei cambî, il mezzo o il procedimento scelto per il regolamento di un debito o credito in moneta estera: via della rimessa, l’operazione di cambio che si svolge tra la piazza negoziatrice e ...
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pagare
v. tr. [lat. pacare «quietare», der. di pax pacis «pace»] (io pago, tu paghi, ecc.). – 1. a. Versare il denaro dovuto per un acquisto, un servizio, una prestazione, un debito, un’imposizione e [...] p. la macchina; p. un appartamento; p. l’affitto, p. il conto, p. i debiti; p. le tasse; p. una multa, una fattura; p. il biglietto; sia la somma associazione, a differenza del socio onorario; pubblico pagante, quello che ha acquistato regolarmente il ...
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dimettere
diméttere v. tr. [dal lat. dimittĕre, comp. di di(s)-1 e mittĕre «mandare»; nel sign. 2, sull’esempio del fr. démettre] (coniug. come mettere). – 1. Lasciare andare, licenziare; con questo [...] . 2. Deporre da una carica, licenziare da un pubblico ufficio, da un lavoro subordinato: sono stati dimessi tre a. Assolvere, perdonare (per es., d. un’ingiuria); condonare (un debito o sim.). b. Concedere, consentire: Se tu avessi ... Atteso a ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] di gente nelle grandi città, o di maggiore affluenza di pubblico nei negozî, negli uffici, e sim. 2. Spazio di una grande o. (Boccaccio), per lungo tempo; anzi ora, prima del tempo debito: chi se’ tu che vieni anzi ora? (Dante); ad ora ad ora, ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] , per incominciare il lavoro della giornata; a. un locale al pubblico, permetterne l’accesso. Come intr. pron.: l’uscio si aprì banca), mediante annotazione della prima operazione a credito o a debito. Si dice inoltre che si apre la successione (a un ...
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riscatto
s. m. [der. di riscattare]. – 1. L’azione di riscattare, il fatto di riscattarsi o di venire riscattato, il modo e il mezzo con il quale si attua: chiedere, ottenere, trattare il r. di un prigioniero [...] un prestito, l’estinzione, prima della scadenza fissata, del debito, operata dal debitore mediante pagamento anticipato; patto di r fissata, da parte di un ente pubblico, di concessioni a privati di pubblici servizî. Nell’uso amministr., r. del ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] ; prendere la p., iniziare un discorso, in un’adunanza o in pubblico; troncare a qualcuno la p. in bocca, interrompergli il discorso, la sulla p., impegnandosi sul proprio onore a pagare il debito di gioco entro il termine prescritto di 24 ore. ...
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confessionato
agg. [der. del lat. confessio -onis nel sign. di «riconoscimento (di un debito)»]. – Nel diritto medievale italiano, strumento c. (o strumento guarentigiato), documento, di probabile origine [...] toscana, redatto dal notaio il quale, in veste di pubblico ufficiale, poteva inserire in esso una clausola in forza della quale il debitore consentiva, in caso di inadempimento dell’obbligazione entro un termine stabilito, di sottostare a un ...
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débito pùbblico In senso lato il debito diretto dello Stato, quello delle aziende statali autonome (come per es. l’ANAS), delle Regioni, delle Province, dei Comuni, delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, delle imprese ed...
debito pubblico
débito pùbblico locuz. sost. m. – Stock di titoli emessi nel tempo per finanziare il fabbisogno finanziario derivante dalla spesa pubblica in eccesso rispetto alle entrate tributarie. Si tratta, quindi, di prestiti concessi...