pulito
1. MAPPA È PULITO tutto ciò che è privo di macchie e di sporcizia (strada pulita; camera, stanza pulita; tenere p. il pavimento, l’appartamento; mettersi una maglia, una camicia pulita; tenere, [...] si vende e comperando due grossissime lamprede per messer Vieri de’ Cerchi, fu veduto da Ciacco; il quale avvicinatosi a Biondello disse: «Che vuol dir questo?»
Giovanni Boccaccio,
Decameron
Vedi anche Acqua, Benessere, Cura, Igiene, Lavare, Sporco ...
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vino
1. MAPPA Il VINO è un prodotto che si ottiene dalla fermentazione del mosto dell’uva; è una bevanda alcolica, di colore che va dal rosso scuro (v. rosso) al giallo paglierino (v. bianco), caratterizzata [...] il migliore che essi avessero gran tempo davanti bevuto; per che, commendatol molto, mentre gli ambasciador vi stettero, quasi ogni mattina con loro insieme n’andò a ber messer Geri.
Giovanni Boccaccio,
Decameron
Vedi anche Acqua, Bevanda, Cibo, Sete ...
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ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, [...] Giunti) dell’opera di Boccaccio; la v. dei Promessi Sposi, l’edizione del 1825-27 (Milano, Ferrario) del romanzo di Manzoni ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. [...] un compito particolare; membro di una deputazione: i d. del Terzo Stato; d. provinciali; i d. alla correzione del «Decameron». Nell’età comunale, ciascuno dei membri di varie magistrature, aventi funzioni diverse da città a città. 3. s. m. (f ...
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cognominare
v. tr. [dal lat. cognominare] (io cognòmino, ecc.). – 1. Dare un cognome, un casato: fu cagione a quelli che discesero di lui, ... di cognominarsi delli Alighieri (Boccaccio). 2. ant. Aggiungere [...] al nome di una persona una denominazione, un titolo: lo cognominarono «il Grande»; estens.: libro chiamato Decameron, cognominato Prencipe Galeotto (Boccaccio). ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] ; buon cavallo e mal cavallo vuole sprone, e buona femina e mala femina vuol bastone, ant. prov. citato dal Boccaccio (Decameron IX, 9) e da altri antichi scrittori; pianta che vuole molta luce; colture che vogliono terreno umido; ogni frutto vuole ...
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rubrica
rubrìca (meno corretto rùbrica) s. f. [dal lat. rubrīca «ocra rossa», der. di ruber «rosso»]. – 1. a. Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume [...] analoghe al moderno indice. Nelle antiche raccolte di novelle, il breve riassunto premesso a ogni novella: le r. del «Decameron». c. In diritto romano, la disposizione di legge civile, così chiamata perché il titolo della legge era scritto usando la ...
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giornata
s. f. [der. di giorno]. – 1. a. Lo stesso che giorno, spec. con riferimento allo stato del cielo, dell’aria, della temperatura: g. serena, nebbiosa, fredda, afosa, piovosa; oggi è una bellissima [...] ciascuna delle ripartizioni nelle quali si suddividono i gruppi di novelle che si fingono narrate in quel giorno: la quinta g. del Decameron. 2. a. Il lavoro che un operaio fa in un giorno: finita la g., gli operai escono dalle fabbriche; a giornata ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] ); messer Cino e Dante (Petrarca); per ciò che divotissimi tutti vi conosco del baron messer Santo Antonio (Boccaccio; e nel Decameron si trovano inoltre esempî di messer lo giudice, messer l’abate, messer e messere lo frate, messer lo prete, messer ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione e di dieci giornate (in greco δέκα ἡμέραι),...
Personaggio letterario del Decameron di G. Boccaccio, protagonista della settima novella della prima giornata. Narra a Can Grande della Scala la novella su Primasso.