collettivo2
collettivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Associazione di contadini che, in vista d’interessi comuni, costituiscono, nei contratti per l’esercizio dell’agricoltura, la parte [...] a un partito, a una corrente ideologica, che si riuniscono per discutere collegialmente problemi d’interesse comune: c. autonomo, c. democratico, c. studentesco; la riunione del c.; i c. femministi degli anni Settanta. Per estens., la riunione stessa ...
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cadetto2
cadétto2 s. m. – Membro del partito costituzionale-democratico russo (konstitucionno-demokratičeskaja partija), così detto dalle iniziali k, d (con influenza del fr. cadet); il partito, costituitosi [...] nel 1904 con il programma di trasformare la Russia in un paese parlamentare-costituzionale, fu nel 1917 travolto dall’ondata rivoluzionaria e disciolto con l’avvento al potere dei bolscevichi ...
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segretario
segretàrio (ant. o pop. secretàrio, ant. segretaro) s. m. [dal lat. mediev. secretarius (der. di secretum «segreto»), propr. «colui cui si confidano cose segrete, riservate», titolo attribuito [...] ; s. politico (o assol. segretario), chi è a capo della segreteria politica di un partito: il s. del Partito Democratico, di Alleanza Nazionale, ecc. Il termine può designare anche cariche eminentemente direttive; in partic., s. di stato, titolo che ...
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parisiano
s. m. e agg. Chi si riconosce nelle posizioni politiche di Arturo Parisi, esponente politico del centrosinistra; di Arturo Parisi. ◆ «Arturo» qui, «Arturo» là, quasi tutti lo chiamano solo [...] in coro dai comitati pro Walter. (Tommaso Labate, Riformista, 24 settembre 2007, p. 1, Prima pagina) • Bene ha fatto il Partito democratico a decidere di andare da solo. Per una ragione di fondo: perché ha bisogno, qui e ora, di misurare la sua forza ...
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partitinocrazia
(partitino-crazia), s. f. Lo strapotere di movimenti e partiti politici di scarsa consistenza numerica. ◆ questa continua frantumazione e ricomposizione dei gruppi, questa che il politologo [...] disposta a sfidare qualsiasi sorte. (Filippo Ceccarelli, Stampa, 24 febbraio 1999, p. 9, Interno) • Per disegnare il Partito Democratico di domani (a proposito: dov’è finito l’Ulivo?), senza farne il calco del centrosinistra di ieri, conviene, dunque ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, [...] De Gregorio, Repubblica, 9 luglio 1999, p. 7, Politica) • Perché poi non sia «politicamente maturo» il partito riformista, o democratico che dir si voglia, il gruppo dirigente della Margherita lo spiega senza troppi giri di parole: noi siamo un ...
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pidiessino
s. m. (f. -a) e agg. – Denominazione con cui si sono chiamati nella pubblicistica gli aderenti al Partito Democratico della Sinistra (sigla PDS), costituitosi nel 1991 come evoluzione del [...] Partito Comunista Italiano ...
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Piddi
Piddì (piddì), s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Pd, Partito democratico. ◆ Sono tornati a farsi avanti i «giovani» con le virgolette, affiancati dalle immancabili [...] quote rosa, donne che fanno politica da un pezzo. Niente di nuovo, insomma. Così il Piddì rischia di fare la fine di Michael J. Fox in «Ritorno al futuro»: sperare di andare avanti, e vedersi catapultato ...
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piddino
s. m. Iscritto o sostenitore del Partito democratico. ◆ [Leonardo] Domenici invece glissa un po’ quando si cerca di parlare, non al sindaco, ma all’uomo di sinistra, attuale piddino, che si è [...] ritrovato a richiedere misure di emergenza riferite a categorie specifiche di persone: rom, romeni, lavavetri ed extracomunitari. (D. V., Liberazione, 30 ottobre 2007, p. 4, Politica e Società) • Scendono ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] ; per essere bella, è bella, è veramente bella, non si può dire che non lo sia; per essere il direttore, è molto democratico, per quanto sia ..., tenuto conto del fatto che è il direttore. 4. a. Per indicare scambio di un oggetto con un altro ...
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Sebbene la Costituzione degli Stati Uniti (1788) taccia sull’argomento (peraltro il primo presidente, G. Washington, non apparteneva a nessun partito), i partiti sono comparsi negli Stati Uniti già alla fine del XVIII secolo. A differenza, però,...
(PD) Formazione politica italiana nata nell'ottobre del 2007 dalla confluenza dei Democratici di sinistra e della Margherita; suo primo segretario nazionale è stato W. Veltroni, al quale sono subentrati nel febbraio 2009 D. Franceschini, nell'ottobre...