ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] doveva fare; prendere (gli) o. da qualcuno, anche nel sign. estens. di dipendere da lui. In frasi di cortesia o di devozione: i tuoi desiderî sono o. per me; sono ai vostri o., sono pronto a obbedirvi. Nell’esercito, la formale comunicazione (verbale ...
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corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle [...] detta spirital c. la curia episcopale di Assisi). d. fig. Gruppo di persone che stanno attorno a un personaggio mostrandogli devozione o cercandone i favori: il ministro e la sua c.; una c. di tirapiedi; fare la c. a qualcuno, ossequiarlo, blandirlo ...
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servitore
servitóre (letter. ant. servidóre) s. m. (f. -tóra; letter. -trice) [dal lat. tardo servitor -oris, der. di servire «servire»]. – 1. a. Lavoratore addetto al disbrigo delle faccende domestiche [...] d’amore: allora ch’io più esser mi pensava Nella sua grazia e servidore a lei (Boccaccio). c. estens. Chi per deferenza, per devozione o per interesse è pronto a adoperarsi in ogni modo per una persona o per una causa ideale: il primo ministro era un ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino [...] tutto sé stesso a servire spiritualmente e materialmente altri, o chi è pronto a conformarsi interamente, per deferenza, per devozione o per interesse, alla volontà altrui; con questo sign. era usato soprattutto in alcune formule di cortesia e di ...
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ancella
ancèlla s. f. [lat. ancĭlla], letter. – 1. Nel mondo romano, la schiava addetta al servizio delle matrone. 2. estens. letter. Donna o fanciulla addetta ai servizî domestici; serva, cameriera: [...] la Madonna (dalle parole di risposta della Vergine all’angelo dell’Annunciazione: ecce ancilla Domini). Come espressione di devozione a Dio, la parola è stata spesso usata in denominazioni di congregazioni e istituti religiosi femminili: ancelle del ...
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servus servorum Dei
locuz. lat. (propr. «servo dei servi di Dio»), usata in ital. come s. m. – Nella cancelleria pontificia, formula costantemente adoperata (dal sec. 9° a oggi) nella intitolazione dei [...] δοῦλος Θεοῦ, oppure Χριστοῦ, «servo di Dio» o «di Cristo») era già presente nelle lettere degli apostoli e ripetuta per devozione nei primi secoli cristiani da prelati e da semplici fedeli, ma divenne esclusiva del papa dopo essere stata adottata da ...
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Lumen Christi
‹lùmen krìsti› (lat. «luce di Cristo»). – 1. Antica acclamazione cristiana con cui si salutava l’accendersi dei lumi nelle famiglie (seguendo un’analoga usanza pagana); si conserva oggi [...] loro candela, illuminando così gradualmente la chiesa. 2. Come s. m. (anche nell’adattamento ital. lumencristi), la locuz. è usata per indicare in genere una candela benedetta che si conserva per devozione, accendendola in qualche grave circostanza. ...
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gradire
v. tr. [lat. *gratire, der. di gratus «gradito, accetto»] (io gradisco, tu gradisci, ecc.). – 1. Ricevere, accogliere, accettare di buon animo, con soddisfazione, con piacere: g. un regalo, una [...] chiuse epistolari: gradisca, voglia g., si degni g. i segni della mia riconoscenza, l’espressione dei miei sentimenti, della mia devozione, e sim. È spesso usato in formule di cortesia nell’offrire cibi o bevande: gradisci una fetta di dolce?; e ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] patrono. b. Serie di atti, dettati dal rito o dalla consuetudine, attraverso i quali si svolge un culto religioso, una devozione o altro: p. religiose, devote; dedicarsi a p. pie, a p. di pietà; anche, rituale: p. superstiziose, magiche; p. occulte ...
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florilegio
florilègio s. m. [dal lat. rinascim. florilegium, comp. del lat. flos floris «fiore» e tema di legĕre «cogliere», calco del gr. ἀνϑολογία]. – Scelta di opere o di brani di opere di uno o più [...] dei poeti lirici del Cinquecento; f. dell’Orlando Furioso; f. romantico, oratorio, drammatico; anche, raccolta di preghiere e pratiche di devozione, soprattutto come titolo: «F. di pietà». In frasi scherz.: un f. di errori, di insulti, di parolacce. ...
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Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale fu frequente la devotio pro salute principis,...
devozionismo
s. m. Ostentazione di devozione religiosa.
• Al termine della funzione, Franco Pizzolato, ha letto, a nome della comunità parrocchiale, una lettera intensa e vibrante [...] Poi, con pudore e tenendola ben alla larga dal «devozionismo»,...