scarto3
scarto3 s. m. [der. di scartare3]. – 1. a. Spostamento laterale brusco e improvviso, di animali e, per estens., di mezzi di locomozione: il cavallo fece uno s. e gettò a terra il fantino; per [...] s. di sei punti. In partic.: a. In matematica, s. assoluto fra due numeri reali a e b, il valore assoluto della loro differenza, cioè |a−b|; s. relativo fra due numeri reali a e b, il rapporto fra lo scarto assoluto e il valore assoluto del secondo ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] nove m. cinque (minuti), frasi che equivalgono a: «manca un etto per fare due chili», «mancano 5 minuti alle ore 9». Differenza in m., la differenza tra il numero, o la quantità, di cui realmente si dispone, e il numero o la quantità maggiore che si ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] spostare in esso una carica unitaria puntiforme da un punto che sia a un potenziale di riferimento che si assume nullo; differenza di p., differenza tra i potenziali elettrici di due punti di un sistema, per es., di un circuito, e in partic. tra i ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] a Domenedio, che, per farnegli io una ora in su la mia morte, né più né meno ne farà (Boccaccio); per indicare piccole differenze: sono tutti così, più o meno; la situazione è, più o meno, sempre la stessa; chi più chi meno, tutti hanno contribuito ...
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differenzialismo
s. m. Concezione basata sulla differenza di identità e caratteristiche che distinguono sessi, culture e civiltà. ◆ «Sono contro la discriminazione positiva, contro il “differenzialismo”. [...] più dolci, più generose, più pacifiche degli uomini. Penso che fra uomini e donne ci siano più somiglianze che differenze» [Elisabeth Badinter intervistata da Giampiero Martinotti]. (Repubblica, 5 aprile 2004, p. 27, Cultura) • È il peccato fatale di ...
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escursione
escursióne s. f. [dal lat. excursio -onis, der. di excurrĕre «correr fuori»]. – 1. ant. Scorreria. 2. a. Gita o breve viaggio fatto a scopo scientifico, o turistico, o igienico; si dice in [...] e minimo che una grandezza assume in un certo suo ciclo di variazione; in partic., in meteorologia, e. termica, la differenza tra il massimo e il minimo valore della temperatura di un dato corpo (aria, suolo, ecc.), raggiunti in un determinato ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] spagnola e portoghese, che è una vibrante semplice, prodotta cioè da una vibrazione sola); è, infine, vibrante pura, a differenza di altri tipi di r pronunciati senza vibrazioni (come la r inglese, che è propriamente una semplice fricativa), o con ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] che le distinzioni tra e aperta e chiusa, o aperto e chiuso, s sorda e sonora, giacché la z è assai meno frequente. A differenza però di quelle, la distinzione tra due z vale per tutte le posizioni in cui si possono trovare i due fonemi; ha una base ...
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rendita
rèndita s. f. [der. di rendere, come forma participiale coniata per analogia con vendita]. – 1. a. Entrata continuativa senza costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito [...] senso il termine equivale a reddito dominicale: v. reddito, n. 2 a). Con sign. più specifico, guadagno differenziale, differenza o maggiore differenza, tra prezzo e costo di cui godono i proprietarî dei terreni più fertili o più vicini al mercato di ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] prendo tutta la responsabilità su di me), oppure, meno correttamente, davanti a parola che comincia con la vocale u (su di una terrazza). A differenza di sopra, non è mai seguito dalla prep. a, ma non è raro l’uso di su con le particelle pron. mi, ti ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...