divergenza
divergènza s. f. [der. di divergere]. – 1. Il divergere, condizione o proprietà di esser divergente: d. di due semirette; d. di raggi luminosi. In partic.: a. In meteorologia, deflusso orizzontale [...] coordinata, e risulta diversa da zero solo in presenza di sorgenti scalari (poli) del campo stesso. 2. a. fig. Disparità, differenza, soprattutto nel modo di pensare e di giudicare: d. d’idee, d’opinioni, di giudizî, di vedute, fra due o più ...
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pluspotere
(plus-potere), s. m. Incremento di potere, differenza tra la consistenza del potere politico conferito dall’elettorato e quello effettivamente esercitato. ◆ [Bettino Craxi] Quella posizione [...] la sfruttò al massimo, occupando uno spazio di potere ben più ampio di quello giustificato dalla quota elettorale socialista. Le radici della degenerazione socialista stanno proprio in quel «pluspotere». ...
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diversificare
v. tr. e intr. [comp. del lat. diversus «diverso» e -ficare] (io diversìfico, tu diversìfichi, ecc.; come intr., aus. essere). – Rendere diverso, costituire la differenza: che cosa diversifica [...] ): d. la produzione, gli investimenti. Più com. l’intr. (con o senza la particella pron.), essere diverso, differente: oggetti che diversificano solo nell’aspetto; i casoni del territorio veneziano si diversificano da quelli della campagna padovana. ...
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podcasting
s. m. inv. Modalità di diffusione attraverso la rete telematica di brani audio o video digitalizzati, utilizzando il protocollo di codifica dei dati Rss (Really simple syndication, Diffusione [...] di distribuzione di contenuti multimediali. (Arianna Dagnino, Sole 24 Ore, 14 luglio 2005, @lfa, p. 6) • A differenza degli audiobook, semplici libri registrati, la tecnologia del podcasting permette di scaricare i testi in maniera automatica, appena ...
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diversificazione
diversificazióne s. f. [der. di diversificare]. – Il diversificare o il diversificarsi, l’essere diverso; varietà, differenza fra due o più cose. In finanza, d. dell’imposta, principio [...] secondo il quale vengono colpiti in misura diversa i redditi di diversa natura mediante l’applicazione di aliquote differenti o mediante la riduzione, con detrazioni di varia entità, del reddito netto accertato in reddito imponibile. Nella strategia ...
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progressione
progressióne s. f. [dal lat. progressio -onis, der. di progrĕdi «avanzare», part. pass. progressus]. – 1. Avanzamento, passaggio graduale da uno stadio (o da un termine di una serie) a quello [...] , finita o infinita, in cui viene rispettata una certa legge: p. aritmetica, una sequenza di numeri tali che la differenza tra ogni numero e quello immediatamente precedente sia una costante (detta ragione della p.); p. geometrica, una successione di ...
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guerra asimmetrica
loc. s.le f. Conflitto ad armi impari, non dichiarato, nel quale una delle parti è costretta a difendersi da un nemico non identificabile, trovandosi in situazione di palese svantaggio. [...] ◆ Esiste una fondamentale differenza, ho detto, fra il terrorismo palestinese e quello di Al Qaeda. Gli uomini di Osama Bin Laden appartengono a una società segreta, combattono per un vago e fumoso progetto ideologico. Mentre i martiri di Al Aqsa e ...
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identico
idèntico agg. [dal lat. mediev. identicus, der. di idem «medesimo»] (pl. m. -ci). – 1. Interamente uguale: copia i. all’originale; le due situazioni mi paiono i.; avere opinioni i., gusti i.; [...] stessa i. persona, proprio lei e non altri. Come predicato con valore neutro, è identico, è la stessa cosa, non c’è differenza. 2. In matematica, due elementi di un insieme si dicono identici quando coincidono; se si tratta di due polinomî f(x), g(x ...
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progressivo
agg. [der. del lat. progressus, part. pass. di progrĕdi «andare avanti»]. – 1. Che progredisce o tende a progredire, cioè a procedere, ad aumentare (o anche a decrescere) in modo continuo [...] i conflitti fra i due estremi: destra (s’intende, reazionaria) e sinistra (s’intende, progressiva) (Sturzo); anche sostantivato: qual è ... la differenza che passa fra un reazionario e un p.? (Saba). 3. Senza idea di aumento o di sviluppo, ma solo di ...
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proiettile
proièttile s. m. [der. del lat. proiectus, part. pass. di proicĕre: v. proietto]. – Genericam., ogni corpo che possa essere o sia lanciato: p. vulcanici, lo stesso che proietti vulcanici (v. [...] corpo che possa essere lanciato nello spazio per mezzo di una macchina balistica o di un’arma da fuoco (per la differenza tra proiettile e proietto nel linguaggio milit. e balistico, v. proietto): i p. del fucile, della pistola; la parabola, la ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...