consuetudinarioconsuetudinàrio agg. [dal lat. tardo consuetudinarius]. – Che deriva dalla consuetudine, fondato sulla consuetudine, conforme ad essa: diritto c.; altri sono vizii consuetudinarii, a [...] ma la consuetudine (Dante); linguaggio c. delle corti e del codice d’amore (Carducci). Di persona, legato alle proprie consuetudini, schiavo delle abitudini; anche, poco com., sostantivato: essere un consuetudinario (più com. abitudinario). ...
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comitatinanza
s. f. [dal lat. mediev. comitatinantia, der. di comitatus -us «contado»]. – Nella storia del diritto dell’età comunale, lo status politico e giuridico spettante agli abitanti del territorio [...] comitatus o districtus) soggetto alla città dominante; era un istituto consuetudinario nel quale si comprendeva quel vario e mutevole complesso di doveri e obblighi, di diritti e privilegi, che, senza una specifica definizione concettuale, venivano a ...
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papirologia
papirologìa s. f. [comp. di papiro e -logia]. – Disciplina filologica che ha per oggetto la lettura e interpretazione delle antiche scritture su papiro e l’edizione dei relativi testi: p. [...] documenti e testi di carattere giuridico registrati su papiri, di acquisire la conoscenza di moltissime norme del dirittoconsuetudinario. Per estens., lo studio delle scritture su materiali leggeri e trasportabili (òstraka, lamine di piombo o di ...
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consuetudinàrio, diritto Fonte di diritto costituita dalla ripetizione costante di un determinato comportamento da parte della generalità dei soggetti, accompagnato dalla convinzione della sua obbligatorietà giuridica. Nelle materie riservate...
Nella Francia medievale e moderna, diritto consuetudinario locale. Le c. regionali furono riunite in raccolte (coutumiers), la prima delle quali è quella normanna del 12° secolo. Nel 1454 Carlo VII con l’ordinanza di Montils-lès-Tours dispose...