rogare
v. tr. [dal lat. rogare «chiedere, pregare», poi «proporre una legge»] (io rògo, tu ròghi, ecc.). – 1. Nell’antico dirittoromano, proporre una legge al popolo riunito in comizio (la proposta [...] veniva fatta dal magistrato in forma di domanda: v. rogazione): la legge Ebuzia fu rogata tra il 146 e il 126 a. C. 2. Nel linguaggio giur. e amministr. medievale e moderno, stipulare un contratto, stendere ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto [...] romano. 2. Studioso, linguista o filologo specialista di lingue e letterature romanze o neolatine. 3. Cultore di studî relativi alla storia, all’urbanistica, alla letteratura dialettale, all’aneddotica e alle curiosità cittadine di Roma, nell’età ...
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romanistica
romanìstica s. f. [sostantivazione dell’agg. seg.]. – 1. Settore specialistico delle scienze giuridiche che ha per oggetto lo studio del dirittoromano, della sua storia e delle sue istituzioni. [...] 2. Settore specialistico delle scienze filologiche, linguistiche e dialettologiche, che ha per oggetto le lingue o le parlate romanze o neolatine, e le relative letterature ...
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consorzio
consòrzio s. m. [dal lat. consortium «partecipazione alla stessa sorte; società; comunanza di beni», der. di consors: v. consorte]. – 1. Società, unione, spec. nelle espressioni c. degli uomini, [...] c. umano, il c. civile e sim. 2. C. familiare, istituto antichissimo del dirittoromano, che si aveva quando, alla morte del padre, i figli, che diventavano proprietarî del patrimonio domestico, continuavano a vivere in comune lasciando indiviso il ...
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codicillo
s. m. [dal lat. codicillus (dim. di codex -dĭcis: v. codice) «piccolo tronco; tavoletta per scrivere; biglietto, breve corrispondenza; codicillo; rescritto»]. – 1. Aggiunta che viene fatta [...] a una scrittura legale, e in partic. a un testamento, per modificare o integrare le precedenti disposizioni. Nel dirittoromano, era una disposizione di ultima volontà distinta dal testamento perché immune, in origine, dalle formalità cui quest’ ...
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insinuare
insinüare v. tr. [dal lat. insinuare, der. di sinus «seno1» col pref. in-1; propr. «introdurre in seno»] (io insìnuo, ecc.). – 1. a. Introdurre a poco a poco, e per lo più con cautela e destrezza: [...] , avanzare la richiesta di essere ammesso al passivo, di essere incluso cioè nella lista dei creditori. b. Nel dirittoromano postclassico, e anche di età successive, registrare, far registrare, ossia denunciare e far trascrivere in pubblici registri ...
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insinuazione
insinuazióne s. f. [dal lat. insinuatio -onis]. – 1. L’insinuare, l’insinuarsi, quasi esclusivam. negli usi traslati del verbo. In partic., accusa maligna o calunniosa mossa indirettamente; [...] al passivo in una procedura di fallimento, mediante inclusione nella lista dei creditori. b. Con riferimento al dirittoromano postclassico e delle età successive, registrazione, ossia denuncia e trascrizione nei pubblici registri di un contratto o ...
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cognazione
cognazióne s. f. [dal lat. cognatio -onis, comp. di co-1 e tema di gnasci (nasci) «nascere»]. – 1. a. letter. Vincolo di parentela, e in partic., nel dirittoromano, lo stretto vincolo di [...] parentela che univa le persone soggette allo stesso paterfamilias (contrapp. ad agnazione). Anche fig., di cose: Tra ’l foco e ’l ghiaccio fai cognazione (Lorenzo il Magnifico). b. ant. Parentela in senso ...
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stellionato
s. m. [dal lat. stellionatus, di etimo incerto]. – Nel dirittoromano, denominazione generica di atti dolosi non configurabili in un crimine specifico. ...
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emancipare
v. tr. [dal lat. emancipare «liberare (dalla patria potestas)», comp. di e-1 e mancipare «alienare, vendere», a sua volta comp. di manus e -cipare = capĕre, cioè propr. «far prendere con la [...] .). – 1. Nel linguaggio giur., attribuire, sotto determinate condizioni, l’indipendenza giuridica a chi, per minore età o (nel dirittoromano) per condizione sociale, ne sia privo: e. un minore, uno schiavo. 2. estens. Liberare da un vincolo, da una ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...