frammento
framménto (ant. fragménto) s. m. [dal lat. fragmentum, der. di frangĕre «rompere»]. – 1. Ciascuno dei pezzi in cui s’è rotto un oggetto, o, più genericam., piccola parte staccatasi o tolta [...] abbia avuto una sua esteriore unità: i f. delle «Grazie» del Foscolo. b. Denominazione usata dagli studiosi del dirittoromano per designare ogni singolo passo di cui si compone il Digesto. c. Nella letteratura moderna, breve componimento lirico, in ...
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pollicitazione
pollicitazióne s. f. [dal lat. pollicitatio -onis «promessa», der. di pollicitari, frequent. di polliceri «promettere»]. – Nel dirittoromano classico, la promessa fatta unilateralmente [...] dal cittadino alla res publica (città, municipio, colonia) di costruire un’opera o di versare una somma di denaro, sia come corrispettivo di una carica già conferita o da conferire, sia come puro atto ...
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honeste vivere
〈onèste vìvere〉 (lat. «vivere onestamente»). – Il primo dei tre fondamentali precetti del dirittoromano (gli altri due sono: alterum non laedere «non fare danno ad altri» e suum cuique [...] tribuere «attribuire a ciascuno il suo»), i quali esprimono, più che una norma giuridica, un ideale etico; sono tramandati dal Digesto, ed è incerto se siano da attribuire alla giurisprudenza classica ...
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rubrica
rubrìca (meno corretto rùbrica) s. f. [dal lat. rubrīca «ocra rossa», der. di ruber «rosso»]. – 1. a. Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume [...] indice. Nelle antiche raccolte di novelle, il breve riassunto premesso a ogni novella: le r. del «Decameron». c. In dirittoromano, la disposizione di legge civile, così chiamata perché il titolo della legge era scritto usando la terra rossa (in ...
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culto1
culto1 agg. [dal lat. cultus, part. pass. di colĕre «coltivare» (e anche «abitare»); cfr. cólto], letter. – 1. a. Colto, istruito: la forza principale delle nazioni c. è il danaro (Genovesi); [...] dal sec. 16°, in opposizione all’indirizzo bartolistico fino allora dominante, che considerò il dirittoromano non più soltanto come il diritto comune vigente, ma anche e soprattutto come un monumento dell’antichità classica, tale pertanto da ...
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proculeiani
(o proculiani) s. m. pl. [dal lat. Proculeiani o Proculiani]. – Nella storia del dirittoromano, i seguaci di una scuola di giurisprudenza che, fondata da Labeone nel 1° sec. d. C., prese [...] nome da uno dei suoi capi, il giurista Pròculo, opponendosi alla scuola dei sabiniani (v.) ...
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procuratore
procuratóre (ant. proccuratóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. procurator -oris «amministratore», der. di procurare: v. procurare]. – 1. ant. e letter. Chi procura qualcosa, chi è causa o responsabile [...] della tua morte (Boccaccio); cantò procuratrici della tregua le dame dell’alta Italia (Carducci). 2. Nel diritto pubblico romano, rappresentante dell’imperatore per l’amministrazione del patrimonio e delle province imperiali. Nell’età medievale e ...
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chirografo
chirògrafo s. m. [dal lat. chirogrăphum, gr. χειρόγραϕον: v. chiro- e -grafo]. – In senso generico, ogni documento scritto e firmato di propria mano, scrittura autografa; in senso tecnico, [...] firmato da colui contro il quale il documento stesso è destinato a far prova in un’eventuale causa. Nel dirittoromano, documento vergato direttamente dall’autore dell’atto e da questo rilasciato al destinatario. Nel medioevo, documento che le parti ...
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tradizione
tradizióne s. f. [dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»; nel lat. tardo anche «tradimento», dapprima con riferimento alla consegna dei libri [...] una cosa mobile o immobile, che ha per effetto il trasferimento del possesso della cosa, soprattutto con riferimento al dirittoromano (più frequente in senso storico la forma latina traditio: v.). 2. a. Trasmissione nel tempo, da una generazione a ...
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caducario
caducàrio agg. [dal lat. tardo caducarius «che riguarda i beni caduchi»]. – Leggi c., nel dirittoromano, leggi promulgate sotto Augusto, dirette contro il celibato e la diminuzione delle nascite: [...] colpivano gli uomini e le donne non sposati, e i coniugi senza prole, togliendo loro in parte o in tutto la capacità di ereditare ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...