profettizio
profettìzio agg. [dal lat. tardo profecticius, der. di profectus, part. pass. di proficisci «partire», perché era il peculio che proveniva dal padre (a patre profectum)]. – Nel dirittoromano, [...] peculio p., il complesso dei beni che proveniva al figlio dal padre (o da altro ascendente), in contrapp. al peculio avventizio, che il figlio acquistava per eredità o per donazione ...
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alterum non laedere
‹àlterum nòn lèdere› (lat. «non fare danno ad altri»). – Uno dei tre fondamentali precetti del dirittoromano tramandati dal Digesto (per gli altri due, v. honeste vivere), il quale [...] esprime genericamente il divieto di violare la sfera giuridica altrui ...
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scadenza
scadènza s. f. [der. di scadere]. – 1. a. Termine entro il quale dev’essere eseguita un’obbligazione, oppure ha fine un negozio giuridico: una tratta autorizzata con s. a tre mesi; prorogare, [...] quale esso potrebbe deteriorarsi; per legge dev’essere indicato sulla confezione del prodotto. 3. ant. Eredità vacante, che, secondo il dirittoromano, spettava al fisco (in qualche luogo ai vescovi, ai poveri o ai luoghi pii) in mancanza di eredi. ...
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incolato
s. m. [dal lat. tardo incolatus -us, der. di incŏla (comp. di in-1 e tema di colĕre «abitare»), propr. «abitante»]. – Nel dirittoromano, la condizione di incola, cioè di colui che stabilisce [...] il domicilio fuori del municipio di cui è originario ...
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sacerta
sacertà s. f. [der. del lat. sacer («sacro», e anche «abbandonato alla vendetta degli dèi»), sul modello del ted. Sazertät]. – 1. letter. Carattere sacro, sacralità: la s. di un luogo, di un’istituzione. [...] 2. Nel dirittoromano arcaico, la condizione di chi (designato in lat. come homo sacer), per un delitto da lui commesso contro la divinità o la compagine dello stato, era «consacrato» alla divinità, cioè abbandonato alla vendetta degli dèi ed espulso ...
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universitas
〈univèrsitas〉 s. f., lat. (genericam., «insieme di più cose, totalità di cose»; v. università). – Termine con cui, in dirittoromano, viene indicata una pluralità di cose, di persone o di [...] rapporti giuridici: u. personarum, la persona giuridica a struttura corporativa; u. rerum o facti, una pluralità di cose, fisicamente separate ma tenute insieme da un’unica destinazione (caso tipico è ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] d’innumerabili populi (L. B. Alberti); estens., gruppo: abbiamo laggiù una m. di scapestrati (Manzoni). 5. a. Nel dirittoromano (come traduz. del lat. manus), potestà, potere, e in partic. l’autorità sovrana esercitata in epoca arcaica dal pater ...
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manomettere
manométtere v. tr. [dal lat. manumittĕre, propr. «affrancare (uno schiavo), mandar(lo) libero (mittĕre) dalla potestà (manus) del padrone»; nei sign. 2 e 3 il verbo è stato inteso nel senso [...] di «mettere mano»] (coniug. come mettere). – 1. Nel dirittoromano, affrancare uno schiavo mediante l’istituto giuridico della manumissione. 2. a. Nell’uso ant., lo stesso che manimettere, porre mano a qualcosa, cominciare a usarla (riferito spec. a ...
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interpolazione
interpolazióne s. f. [dal lat. interpolatio -onis; v. interpolare2]. – 1. a. Nella critica dei testi, qualunque consapevole alterazione del testo, frequente nei classici e dovuta alla [...] da parte sia di commissioni legislative sia di commentatori e interpreti; di particolare importanza per la storia del dirittoromano quelle apportate alle fonti giuridiche classiche dai compilatori del Corpus iuris civilis di Giustiniano. b. In senso ...
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interusurio
interuṡùrio s. m. [dal lat. tardo interusurium, comp. di inter- e usura «usura»]. – In dirittoromano, l’utilità (o interesse) corrispondente al tempo intermedio tra il momento in cui il [...] pagamento è stato fatto e il momento in cui si sarebbe dovuto fare, cioè quello della scadenza ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...