commissorio
commissòrio agg. [dal lat. tardo commissorius, der. di committĕre «affidare»]. – Nel dirittoromano, legge c. (lat. lex commissoria), o patto c., clausola accessoria del contratto per la [...] quale, in caso di inadempimento, l’altra parte è autorizzata a non adempiere le proprie obbligazioni o, se le ha adempiute, può richiedere la restituzione di quanto ha dato ...
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tergiversazione
tergiversazióne s. f. [dal lat. tergiversatio -onis]. – 1. Il fatto di tergiversare: su, basta con le t., deciditi. 2. Nel dirittoromano, l’abbandono ingiustificato dell’accusa da parte [...] dell’accusatore; l’accusato poteva chiedere la prosecuzione del processo, sporgendo a sua volta accusa di calunnia ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale [...] seguito da chi aveva coperto una magistratura: il S. e il Popolo Romano (traduz. della sigla lat. S.P.Q.R., che compare nelle si indica la camera «alta», destinata ad accogliere, per diritto ereditario, i capi delle famiglie patrizie e, per nomina ...
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do ut des
locuz. lat. (propr. «do [a te] perché tu dia [a me]»). – Nel dirittoromano, denominazione di un tipo di contratto innominato, che si configura quando la prestazione già eseguita e quella che [...] si aspetta in cambio consistono entrambe nel trasferimento di proprietà di una cosa (permuta). La locuzione (talora sostantivata al masch.) si usa anche con sign. più generico, a proposito di favori che ...
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suum cuique tribuere
〈sùum kuìkue tribùere〉 (lat. «attribuire a ciascuno il suo»). – Uno dei tre fondamentali precetti del dirittoromano tramandati dal Digesto (per gli altri due, v. honeste vivere). ...
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res
s. f., lat. [affine al sanscr. rāḥ «possesso, bene, ricchezza»]. – Termine latino che, coprendo l’intero campo semantico dell’ital. «cosa», significò anche «possesso, bene economico», e in quest’ultimo [...] senso, specifico e frequente nel dirittoromano, è usato ancora nel linguaggio giur. moderno, anche in espressioni partic. come res derelicta, res nullius, res sacra, ecc. (v. queste locuzioni). È usato inoltre in alcune espressioni del linguaggio ...
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res derelicta
locuz. lat. (propr. «cosa abbandonata»), usata in ital. come s. f. – Espressione del dirittoromano, ma rimasta in uso nel linguaggio giur. moderno, per indicare cosa che sia stata abbandonata [...] dal legittimo proprietario con l’intenzione di rinunciare alla sua proprietà, e possa quindi divenire oggetto di occupazione da parte di terzi ...
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fustigazione
fustigazióne s. f. [der. di fustigare]. – L’atto, il fatto di fustigare, soprattutto come pena corporale del dirittoromano e medievale, che, spesso, precedeva l’esecuzione capitale: condannare, [...] essere condannato alla fustigazione ...
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receptum
s. neutro lat. [uso sostantivato neutro di receptus, part. pass. di recipĕre «accettare, assumere», quindi «obbligazione accettata, assunta»], usato in ital. al masch. – In dirittoromano, patto [...] che il pretore protegge in modo speciale ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma [...] di una malattia o per traumi improvvisi, non fosse più in grado di esprimere il proprio consenso; t. nuncupativo, nel dirittoromano (v. nuncupativo); fare testamento (e in senso fig., puoi fare t.!, ormai può fare t., sei condannato a morire, è ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...