intermedio
intermèdio agg. e s. m. [dal lat. intermedius, comp. di inter- e medius «medio»]. – 1. agg. Che sta in mezzo, che è posto tra due cose, tra due limiti di spazio o di tempo, o, fig., tra due [...] italiano, età i., quella compresa all’incirca tra la caduta dell’Impero romano d’Occidente (fine sec. 5°) e la formazione dell’unità politica italiana (sec. 19°). Analogam., diritto i., il diritto che a tale età si riferisce. b. In anatomia, nervo i ...
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apposizione
appoṡizióne s. f. [dal lat. appositio -onis, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. L’atto di apporre: l’a. della firma, del timbro d’ufficio, della data, del sigillo. In diritto, azione di a. [...] Rossi, meccanico), ed è spesso capace di ulteriori determinazioni (per es.: Pirro, re dell’Epiro; Tacito, il grande storico romano; un mio amico, dottore in scienze commerciali). A differenza dell’attributo, che può essere necessario o accessorio, l ...
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ripatico
ripàtico s. m. [dal lat. mediev. ripaticum, der. di ripa «riva»]. – Diritto di esigere dazî per gli approdi alle rive dei fiumi o dei laghi. Esistito e documentato dal primo medioevo fino al [...] Rinascimento, risale molto probabilmente alle consuetudini dell’Impero romano; la riscossione fu concessa, in molti casi, ai monasteri e ad altri enti ecclesiastici. ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, [...] ), dell’università, di una comunità; l’o. dell’esercito romano, della cavalleria medievale; l’o. della società feudale; l’o quelli emanati dai Comuni a reggimento popolare per limitare i diritti dei grandi o magnati: gli o. del popolo, promulgati ...
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par condicio
‹... kondìčio› locuz. lat. (propr. «uguale condizione»), usata in ital. come s. f. – Espressione desunta dalla frase del linguaggio giur. romano par condicio creditorum, che, in campo fallimentare, [...] affermava il principio della parità di condizione dei creditori, cioè il loro diritto a essere rimborsati dal debitore fallito tutti quanti in uguale misura percentuale; introdotta negli anni Novanta nel linguaggio politico, è passata, nella sua ...
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braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che [...] concede. b. Nel linguaggio giuridico e con riferimento al diritto intermedio: b. secolare, l’autorità del magistrato civile, incrocia col tronco; i b. della stadera, l’asta su cui scorre il romano; il b. della bilancia, le due parti del giogo; i b. ...
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lista
(ant. listra) s. f. [dal germ. (ant. ted.) *līsta «orlo, striscia»]. – 1. a. Striscia, pezzo lungo e stretto di stoffa, panno, pelle, carta e sim. (meno com. di altra materia più solida): il laticlavio [...] romano era una tunica orlata di una l. di porpora; una borsa fatta di liste di pelle cucite insieme; il piano del tavolino è intarsiato elenco dei cittadini ai quali è riconosciuto il diritto di voto nelle elezioni politiche o amministrative; lista ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). [...] ha per titolare una persona fisica o un ente giuridico di diritto privato, come la società commerciale; i. pubblica, che vicendevolmente s’interpretano; già usata nel mondo greco-romano, fu diffusa specialmente nel medioevo nella società cortese di ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] in partic., nell’antica Roma, erano i cittadini che godevano di pieni diritti civili, distinti dagli schiavi e dai liberti; far l. uno schiavo nella campagna, finalmente l. da case e da ponti (Romano Bilenchi); dare, lasciare via l. (fig., avere via ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo [...] cultura che da esso si sviluppò e diffuse: arte, letteratura, poesia b.; mosaici b., ecc. Diritto b., il sistema giuridico che si sviluppò nelle regioni orientali dell’Impero romano da Costantino il Grande in poi e fu in vigore fino alla caduta di ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...