astato
agg. e s. m. [dal lat. hastatus]. – 1. agg. a. Armato d’asta: i suoi Circassi a. (T. Tasso); il grave umbro ne’duelli atroce Cesse a l’a. velite (Carducci); croce a., collocata in cima a un’asta. [...] b. poet., raro. Diritto come un’asta: ti veggo passare ... con la chioma sciolta e tutta la persona a. (Cardarelli). c. In 2. s. m. Soldato armato di asta che, nello schieramento dell’esercito romano, faceva parte della seconda linea dopo i prìncipi. ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] pareva che passasse di là a caso (Manzoni). In diritto, c. fortuito, ogni evento esterno alla volontà dell’ invece mi accorgevo che la loro rapidità aveva un ordine, un senso geometrico (Romano Bilenchi); è il c., è opportuno, è il momento giusto, o ...
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madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le [...] furono raccolte in un codice che può considerarsi, con una espressione cara a Saddam Hussein, la madre di tutti i diritti. (Sergio Romano, Corriere della sera, 23 marzo 2003, p. 16, Commenti) • In pochi anni siamo arrivati al punto da dover salvare ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] un ordine religioso, parti del messale e del breviario romano in cui sono rispettivam. contenuti i formularî proprî della p.; non chiede altro che il p., ciò che gli spetta di diritto. In proprio, come locuz. avv., di sua proprietà: possiede qualche ...
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alariciano
agg. – Di Alarico, e in partic. di Alarico II re dei Visigoti, che regnò dal 484 al 507; a lui si deve la Lex romana Wisigothorum, comunem. indicata come Breviario Alariciano, corpo di norme [...] estratte dal dirittoromano pregiustinianeo, che egli promulgò per i sudditi di stirpe romana, preziose per il materiale conservatoci altrimenti in gran parte ignoto. ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] ’i’ sento, D’entro le leggi trassi il t. e ’l vano (Dante, con allusione all’opera di raccolta e di ordinamento del dirittoromano compiuta dall’imperatore bizantino); proverbî: il t. stroppia; l’assai basta e il t. guasta; tanto è il t. quanto il t ...
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avventizio
avventìzio (ant. avventìccio o avvenitìzio o avvenitìccio) agg. [dal lat. adventicius, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuto da fuori: gente a.; la borghesia più piccola e l’avventizia [...] del contado (Carducci); vocaboli a. (Machiavelli). In partic.: peculio a., in dirittoromano, quel complesso di beni (bona adventicia o peculium adventicium) che il filius familias acquistava per eredità o per donazione; nella filosofia cartesiana, ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] in uso talora negli storici del dirittoromano), e per lo più come sost. plur., i gentili, gli appartenenti a una gens, a una medesima gens (v. gente2, nel sign. 1): i loro retaggi vadano «ab intestato» agli eredi suoi, in difetto agli agnati, e ...
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Cnb
s. m. inv. Acronimo di Comitato nazionale di bioetica. ◆ Francesco D’Agostino, presidente del Cnb, ribatte a titolo personale: «Se l’autonomia del paziente consiste nel rinunciare ad una cura dico [...] Corte costituzionale e attuale presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana, Francesco Paolo Casavola, professore di Dirittoromano. Egli potrà esercitare la sua influente funzione di cattolico democratico e conciliante in qualità di nuovo ...
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codicillare
agg. [dal lat. tardo codicillaris]. – Di codicillo, relativo a un codicillo: clausola c., nel dirittoromano, la clausola con la quale il testatore disponeva che il testamento, se risultasse [...] nullo, dovesse valere come codicillo ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...