contestazione
contestazióne s. f. [dal lat. contestatio -onis]. – 1. In diritto, c. del reato, c. dell’accusa, comunicazione formale che l’autorità giudiziaria è tenuta a fare in modo chiaro e preciso [...] ant. Attestazione, testimonianza. 3. a. Opposizione, impugnazione di un fatto; azione o situazione di contrasto: porre in c. un diritto; c’è c. sull’attribuzione dell’eredità; azione di c. di stato, azione legale diretta a disconoscere la legittimità ...
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incapacita
incapacità s. f. [dal lat. tardo incapacĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere incapace; mancanza di attitudine, di capacità, di abilità ad apprendere e fare qualche cosa: i. di ragionare, di [...] , ma meno com., come qualità positiva: devi riconoscere la sua i. di mentire, di fare del male a chiunque. 2. In diritto, la mancanza della capacità di agire, che comporta l’impossibilità di compiere da sé atti giuridicamente validi: i. naturale, i ...
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procedimento
procediménto s. m. [der. di procedere]. – 1. ant. o poco com. Il fatto e il modo di procedere, cioè di svolgersi, di progredire: il p. delle indagini, o nelle indagini; spiegare, illustrare [...] vostro p. (più com., modo di procedere); adottare, seguire un p. scorretto, un p. sleale (verso qualcuno). 4. Nel diritto, serie di atti di vario genere, formalmente e a volte anche obbligatoriamente coordinati tra loro, rivolti al conseguimento di ...
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vocazione
vocazióne s. f. [dal lat. vocatio -onis, propr. «chiamata, invito», der. di vocare «chiamare»]. – 1. Chiamata, richiamo, appello o invocazione. In senso proprio è d’uso assai raro, limitato [...] vocatio) la «chiamata alla successione» (o più propriam. la «delazione ereditaria», cioè l’attribuzione all’erede del diritto di accettare o rifiutare l’eredità), e ad alcune espressioni del linguaggio grammaticale, come complemento di v., quello che ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] disposto come allora che a la v. d’un solo ... fu ordinato (Dante). Col sign. di voto, soprattutto nel diritto canonico, diritto di v. attiva e passiva (di essere cioè elettori ed eleggibili), attribuito ai membri di istituti ed enti ecclesiastici ...
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collazione
collazióne s. f. [dal lat. collatio -onis «conferimento, confronto», der. di collatus, part. pass. di conferre «portare insieme, confrontare»]. – 1. a. ant. Confronto, in genere. b. Confronto [...] e quindi anche tassa, nella locuz. storica c. lustrale (lat. tardo lustralis collatio), sinon. di crisargiro. 4. Nel diritto successorio, obbligo che ha ciascun figlio o altro discendente, legittimo o naturale, che concorre alla successione, sia pure ...
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estivo
agg. [dal lat. aestivus, der. di aestus -us «calore, estate»]. – 1. Dell’estate: stagione e., periodo e.; orario e.; giorni e., mesi e.; che è proprio dell’estate: un caldo e.; i temporali e.; [...] che germina in primavera, fiorisce e fruttifica in estate e muore alla fine dell’estate o in autunno. c. In diritto agrario, detto di acqua cui si ha diritto di attingere dall’equinozio di primavera a quello di autunno (servitù d’acqua estiva). ...
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subingresso
subingrèsso s. m. [comp. di sub- e ingresso]. – Nel linguaggio giur., il subentrare ad altri in un diritto: s. del creditore nei diritti del debitore, quello per il quale, quando la prestazione [...] nel caso in cui paghi i creditori iscritti ovvero rilasci l’immobile e ne soffra l’espropriazione, ha diritto di subentrare nelle ipoteche sugli altri beni del debitore costituite a favore del creditore soddisfatto, eseguendo la relativa annotazione ...
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oltraggio
oltràggio s. m. [dal fr. ant. oltrage, ultrage (mod. outrage), der. di oltra, ultra (mod. outre) «oltre»: propr. «cosa che va oltre il tollerabile»]. – 1. ant. Il fatto di superare un limite; [...] m’ha negato esto passaggio (Dante). b. In senso estens. e fig., atto, comportamento o espressione con cui si viola un diritto umano, un principio etico, o comunque una norma comunemente accettata: è un o. alla giustizia, alla verità, al senso di ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] .; con altri sign.: pane, vino a v., quanto se ne vuole; ce n’è a v., in grande abbondanza. b. In diritto, capacità di intendere e di volere, e quindi di agire: dichiarazione di v., dichiarazione che, in contrapp. alla dichiarazione di conoscenza, ha ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...