vicenda
1. MAPPA Una VICENDA è una lunga successione di fatti, di avvenimenti, sia di un individuo, sia di un gruppo o della vita sociale e politica di un popolo (le vicende di Ulisse; raccontare le [...] proprie vicende sentimentali, professionali; le vicende del popolo ebraico, dei nativi d’America; il romanzo narra le vicende di una famiglia borghese nel primo Ottocento). 2. MAPPA In altri casi, invece, una vicenda è semplicemente un fatto, un ...
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cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello [...] . Il bagaglio contiene insieme alla rinfusa orfismo, pitagorismo, culto di Iside, di Ofis, di Zoroastro, di Mitra, simbolismo ebraico (Cabala), e altri elementi ancora, non senza spunti di satanismo e cainismo, e residui torbidi di culto fallico». ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – [...] Esteri) • "Cittadini di Israele, vi dico che Yahya Sinwar è morto. Il responsabile del massacro più grande del popolo ebraico dalla Shoah, l'arciterrorista che ha ucciso migliaia di israeliani e rapito centinaia di cittadini è stato ucciso dai nostri ...
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musarismo
muṡarismo s. m. [der. dell’ebr. mūsār «etica»]. – Movimento religioso ebraico dell’età medievale, sviluppatosi in Germania al tempo delle persecuzioni connesse alle crociate, tendente a una [...] vita morale di carattere particolarmente ascetico ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] (cioè i dieci comandamenti o decalogo); in senso più ampio, la legge, il complesso delle norme rivelate da Dio al popolo ebraico tramite i sacerdoti e i profeti e codificate nella Bibbia, che definivano i rapporti tra Yahweh e Israele: detta anche l ...
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puntazione1
puntazióne1 s. f. [der. di puntare2]. – 1. Sinon. ant. o poco com. di punteggiatura, interpunzione. 2. Sistema, comune a gran parte delle scritture semitiche, di rappresentare le vocali mediante [...] punti e linee isolati o variamente combinati e disposti vicino ai segni delle consonanti: p. masoretica, il sistema di segni diacritici con cui i masoreti vocalizzarono il testo consonantico dell’ebraico biblico. ...
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esaplare
eṡaplare agg. – Dell’Esapla, o che ha rapporto con l’Esapla (gr. τὰ ἑξαπλᾶ «sestuplici»), titolo di un’opera perduta del teologo Origene (183/85-253/54), in cui era presentato l’Antico Testamento [...] in sei colonne, contenenti rispettivamente il testo ebraico in caratteri ebraici, lo stesso trascritto in caratteri greci, e quattro diverse versioni greche, criticamente confrontate fra di loro e con l’originale; metodo e., metodo di raffronto delle ...
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desionizzato
p. pass. e agg. Progressivamente liberato dai condizionamenti del sionismo. ◆ Sapeva Daniel [Amit], che il problema ebraico c’era e non era tanto facilmente liquidabile. Tanto è vero - lo [...] solidale con Israele per ragioni personali che non sono solo personali». Capivano. Ritenevano solo che la questione ebraica andasse «deterritorializzata», Israele «desionizzato». L’ipotesi era la creazione di una comune patria socialista, fondata sul ...
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capro
s. m. [lat. caper -pri]. – 1. Il maschio della capra domestica, detto più comunem. becco; nell’uso poet. anche il capriolo: Saltar veggendo i c. snelli e i cervi (T. Tasso). 2. C. espiatorio: in [...] e le colpe della comunità, la quale per questo processo di trasferimento ne rimane liberata (il nome deriva dal rito ebraico del capro che nel giorno dell’espiazione veniva caricato, dal sommo sacerdote, di tutti i peccati del popolo, e poi mandato ...
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purificazione
purificazióne s. f. [dal lat. purificatio -onis, der. di purificare «purificare»]. – 1. L’atto, l’operazione, il processo di purificare, di liberare una sostanza di ciò che vi è d’impuro, [...] che si celebra il 2 febbraio per ricordare la purificazione della Madonna 40 giorni dopo il parto, secondo l’uso ebraico (la festa è detta, tradizionalmente, candelora). 3. Nella liturgia della messa, p. dei vasi sacri, operazione con la quale il ...
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ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la cd. scrittura 'quadrata' è molto più tarda....
ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento (Ioann. 19, 17 e 20; Act. Ap. 21,...