ebreoebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente [...] . E. errante, persona irrequieta, che non trova mai pace e si sposta continuamente (dal personaggio dell’ e. errante, leggendario ebreo, di nome Buttadeo o Aasvero, condannato a errare senza tregua sino alla fine del mondo, per avere schernito Gesù ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni [...] nessuno è stato considerato "l’altro" e "lo straniero", la minoranza fuori posto, più di rom, i sinti e gli ebrei. Però gli ebrei, dopo la grande catastrofe, sono entrati nel salotto dei vincitori, di coloro ai quali va riconosciuto tutto. I rom e i ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura [...] forme del cosiddetto ebraico quadrato, tuttora in uso. Lingua e. o, come s. m., l’ebraico, la lingua degli antichi Ebrei, che apparteneva al gruppo nord-occid. delle lingue semitiche, molto affine al fenicio; nell’età post-biblica, e spec. dopo la ...
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antisraelismo
(anti-israelismo), s. m. Ostilità nei confronti dello stato di Israele e della sua politica. ◆ Poiché nel mio articolo sul sondaggio avevo scritto che rispuntava l’antisemitismo, i miei [...] febbraio 2004, p. 28, Società e Cultura) • Un coro di sdegno contro gli insulti razzisti rivolti da giovani giocatori ai loro coetanei ebrei. […] «È un clima che non può più essere tollerato. Non voglio dire che sono tornati gli anni Trenta, ma si è ...
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taref
ṭaref 〈tħarèf〉 agg., ebr. – Non adatto, impuro (nella Bibbia, propriam., «sbranato»), riferito in partic. a cibi che, non rispondendo alle prescrizioni alimentari ebraiche, non sono consentiti [...] malattia e quelli sbranati), in diretta contrapp. a kāshēr o kašer, con cui sono invece qualificati i cibi permessi agli Ebrei perché conformi alle prescrizioni rabbiniche. La parola, nota nelle parlate giudaiche di varie regioni d’Italia, è di norma ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda [...] tempio di Gerusalemme. Con il sign. di «tenda, capanna», nell’espressione festa dei t. o delle capanne, la festa che gli Ebrei celebravano dopo la mietitura, secondo l’uso cananeo, ma alla quale fu connesso più tardi il ricordo della loro dimora in ...
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esilarca
eṡilarca s. m. [comp. di esil(io) e -arca, traduz. moderna del titolo aramaico Rēsh gālūtā (ebr. Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt), che significa «capo dell’esilio»] (pl. -chi). – Il capo supremo degli [...] giudice supremo, con il diritto di nominare i giudici locali e di esigere tasse per il mantenimento della propria corte sfarzosa; con la conquista araba, gli esilarchi estesero la propria autorità agli Ebrei di tutti i paesi sottoposti al califfo. ...
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ghetto
ghétto s. m. [dal nome di una contrada di Venezia, ghèto, dov’erano alcune fonderie]. – 1. Denominazione (estesa poi a tutta l’Europa) del quartiere di Venezia assegnato nel 1516 agli Ebrei quale [...] chiuso. Nell’uso pop., si conserva ancora in alcune città per indicare il quartiere abitato quasi esclusivamente da Ebrei. 2. estens. a. Quartiere in cui sono raggruppate minoranze socialmente o razzialmente escluse da una comunità: i gh ...
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ashkenazita
ashkenażita ‹aške-› (o aschenażita) s. m. e f. e agg. [dall’ebr. Ashkenaz, parola che nella Bibbia indica una nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria, identificata nel [...] medioevo con la Germania] (pl. m. -i). – Nome usato per designare gli Ebrei originarî dell’Europa centr. e orient., che differiscono dagli altri ebrei in talune pratiche rituali, nella pronuncia dell’ebraico e nel formulario liturgico; come agg.: ...
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manna1
manna1 s. f. [dal lat. tardo (biblico) manna, gr. μάννα, voce di origine orient.: cfr. ebraico mān]. – 1. Secondo la Bibbia, sostanza miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel [...] soprannaturale, inutili sono i tentativi di identificare la manna con prodotti della penisola sinaitica come la m. del Sinai o degli Ebrei o la m. del deserto, o con altra secrezione zuccherina tipica di alcune piante (v. oltre, al n. 3). 2. fig ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica per designare quel gruppo di tribù...
Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura i suoi assetti istituzionali e giuridici,...