deberlusconizzato
(de-berlusconizzato), p. pass. e agg. Privato di legami, condizionamenti o riferimenti relativi a Silvio Berlusconi, alla sua linea politica. ◆ «Mi dispiace constatare che l’amico [Massimo] [...] Pietro intervistato da Enrico Caiano]. (Corriere della sera, 21 agosto 2000, p. 13, Politica) • Anche tra i riformisti dell’Ulivo le mosse all’ex ministro degli esteri, ritiene che se i due partiti «deberlusconizzati» [Udc e An] «agganciassero quella ...
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capostaff
(capo staff), s. m. Chi è a capo di un gruppo di lavoro. ◆ [tit.] Politica & denaro, vanno di moda i «non professionisti» che spendono (e anche tanto) di tasca propria / A [Erskine] Bowles, [...] , il suo capo staff Claude Guéant, per cercare di condurre i leader libanesi antagonisti a un accordo per l’elezione di un ) • Una valanga di numeri quella fornita dall’assessore [Enrico] Cardillo e dal suo capostaff Antimo Manzo. Quante sono ...
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differenzialista
agg. Che tiene conto delle differenze di identità tra le diverse culture e civiltà. ◆ Il razzismo «classico», che si diffonde nel XIX secolo, nega l’umanità del gruppo rifiutato, attribuendogli [...] «rimanere tali», vivendo «tra loro» e mantenendo i propri riferimenti culturali e valoriali -, (Fabio Bordignon, Repubblica con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica del 1° novembre 1990, p. 32, Cultura (Gian Enrico Rusconi). ...
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digipack
(digipak), s. m. inv. e agg. ◆ Tiratura limitata (5000 copie numerate), prezzo intorno al mezzo milione, e all’interno i 19 album di [Lucio] Battisti […] Tutti contenuti in astucci chiamati [...] predisposto per accogliere 22 digipak», mentre, conti alla mano, i dischi contenuti sono solo 21 (19 LP e due singoli s. pack (‘confezione, involucro’).
Già attestato nella Repubblica del 16 dicembre 1996, p. 27, Spettacoli & Tv (Enrico Sisti). ...
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dipietresco
agg. (iron.) Proprio di Antonio Di Pietro, esponente politico del centrosinistra. ◆ Meno nutrita è la pattuglia centrista, anche se ora si è arricchita di mostri sacri come Mogol (punto di [...] un geniale cane sciolto della sinistra ora dato vicino ai socialisti di Enrico Boselli. (Foglio, 5 settembre 1998, p. 3) • Tre , come la dipietresca Italia dei Valori, il Partito socialista, i radicali? (Fabio Martini, Stampa, 3 febbraio 2008, p. ...
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reality tv
loc. s.le f. inv. Genere, programma televisivo basato su situazioni realmente vissute. ◆ L’idea è semplice, ma interessante. La realizzazione, almeno da un punto di vista tecnico e organizzativo, [...] più complessa. Il successo, almeno stando a quanto riferiscono i dati dell’audience, assicurato. Parliamo di reality tv, di composta dai s. reality (‘realtà’) e tv.
Già attestato nella Stampa del 21 marzo 1992, p. 19, Spettacoli (Enrico Benedetto). ...
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discriminazione positiva
loc. s.le f. Disparità di trattamento in favore di chi appartiene a una minoranza, a una categoria debole. ◆ Sempre nella tabella, sono elencati i settori di appartenenza delle [...] [Foreign Invested Enterprise] considerate produttive, nonché i requisiti considerati necessari per richiedere lo status .
Già attestato nella Repubblica del 28 dicembre 1984, p. 20, Cultura (Enrico Filippini).
V. anche positive discrimination. ...
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velinesco
agg. (iron.) Tipico di una velina televisiva. ◆ Enrico Bertolino ha fatto passi da gigante rispetto alla disordinata trincea condominiale di «Convenscion», e la [Elisabetta] Canalis ha superato [...] , p. 1, Prima pagina) • troviamo il principe William e Kate Middletone, la sua irritante fidanzata che ha intrapreso una guerra personale con i media e ha presentato un esposto all’Autorità della privacy, per una foto in cui non era apparsa al meglio ...
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dopo-euro
(dopo euro), loc. s.le m. e agg.le inv. Fase successiva all’entrata in vigore della moneta europea; successivo all’Euro. ◆ Tornando a [Romano] Prodi, lui sarà il primo presidente europeo dell’epoca [...] perdite di competitività» [Mario Monti intervistato da Carlo Bastasin e Enrico Singer]. (Stampa, 3 maggio 2001, p. 3, Europa) spinte di vitalità da parte della media impresa, ampi spazi per i big players. Ed esiste la sua altra faccia: un ammasso ...
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tudor
〈ti̯ùudë〉 agg., ingl. – Propriam. Tudor, cognome della dinastia che regnò in Inghilterra dal 1485 (con Enrico VII) al 1603 (Elisabetta I), dalla quale si denomina, in architettura e nelle arti [...] decorative, il periodo tardo gotico (periodo Tudor), durante il quale si afferma uno stile che unisce forme prevalentemente gotiche con elementi rinascimentali e caratteristiche decorative derivate dai ...
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Figlio (n. 1204 - m. Palencia 1217) di Alfonso VIII, gli successe nel 1214 sotto la reggenza prima della madre Eleonora d'Inghilterra e poi della sorella maggiore Berenguela. Cessata la reggenza per l'intervento del potente conte Alonso Núñez...
Figlio (1217-1253) di Ugo I e di Alice di Champagne, successe al padre nel 1218 e fu sotto la reggenza della madre e dello zio Philippe d'Ibelin sino al 1228, quando Federico II, sbarcato a Cipro durante la sua crociata, reclamò per sé la tutela...