mis-
[prob. incrocio del lat. minus (v. meno) e del ted. ant. missi- (mod. miss-), che aveva la stessa funzione]. – Prefisso che attribuisce alla parola a cui è premesso valore negativo, così da conferirle [...] significato contrario (come per es. in misconoscere, miscredente), oppure peggiorativo (per es., misfatto), talvolta negativo e peggiorativo insieme (per es., misleale). ...
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estensione
estensióne s. f. [dal lat. extensio -onis, der. di extendĕre «estendere», part. pass. extensus]. – 1. a. L’azione e il risultato dell’estendere, in senso proprio e fig.: e. di un corpo elastico; [...] verbo «aprire» significa per estensione anche «allargare», come per es. in «aprire le braccia». 2. a. Dimensione in per alcuni insiemi e non per altri: non sarebbe possibile, per es., per le serie aperte come la serie dei numeri). Analogam., e ...
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polivalente
polivalènte agg. [comp. di poli- e valente]. – 1. In chimica, di elemento che presenta più di un grado di valenza (come, per es., il ferro, che è bi-, tri-, esavalente, e raram. anche monovalente); [...] verità: una proposizione, cioè, può non solo essere vera o falsa (come accade nell’ordinaria logica bivalente), ma anche, per es., indecidibile. 3. Con sign. generico, che serve a più scopi, che si prefigge di ottenere più effetti, che ha efficacia ...
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spira
s. f. [dal lat. spira, gr. σπεῖρα]. – 1. In geometria, la parte di una spirale o di un’elica descritta durante un giro intorno al polo della spirale o all’asse dell’elica; nell’uso corrente, la [...] per indicare un circuito a concatenamento magnetico semplice, per es. un circuito filiforme circolare (s. circolare) o nome e nel simbolo di alcune unità di misura elettromagnetiche, per es. l’amperspira (As) per il potenziale magnetico di intensità ...
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isotopo
iṡòtopo s. m. [dall’ingl. isotope (comp. di iso- e gr. τόπος «luogo»), termine coniato nel 1913 dal chimico e fisico ingl. F. Soddy]. – In chimica fisica, nome con cui vengono indicati atomi [...] da due numeri, dei quali quello in basso è il numero atomico, mentre quello in alto è il numero di massa: per es., 11H detto prozio, 21H detto deuterio, 31H detto trizio (diversi tra loro per avere rispettivamente 0, 1, 2 neutroni) sono gli isotopi ...
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asse3
asse3 s. m. [lat. axis]. – 1. a. In senso ampio, l’elemento meccanico, di forma per lo più cilindrica, che, per un corpo girevole intorno a una retta, materializza, opportunamente vincolato, la [...] un sistema geometrico o materiale, una retta tale che, facendo ruotare rigidamente il sistema attorno a essa di un certo angolo (per es., di 60° nel caso di simmetria senaria, di 180° in quello di simmetria binaria, ecc.), il sistema si porta in una ...
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allotropo
allòtropo s. m. [comp. di allo- e -tropo; cfr. gr. ἀλλότροπος «strano, singolare»]. – 1. In chimica, elemento che può assumere forme diverse (modificazioni allotropiche) e quindi manifestare [...] , quei vocaboli di significato diverso, o anche affine, che risalgono per vie differenti alla stessa forma originaria: per es., le coppie vizio, vezzo; nitido, netto; collocare, coricare, nelle quali la derivazione dal lat. vitium, nitidus, collocare ...
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incastro
s. m. [der. di incastrare]. – 1. a. L’operazione di incastrare, di inserire cioè un pezzo qualsiasi in un altro corpo in modo che vi rimanga solidamente piantato. In partic., nella scienza delle [...] dei minerali. 3. fig. Gioco enigmistico costituito da una parola originata da altre due, poste una internamente all’altra (per es., ACCAsciameNTO, parola formata dall’inserzione di sciame in accanto); se applicato a una frase, si ha la frase incastro ...
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prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una [...] e tras-, ecc., e, in parte, sopra- e sotto-; altri, spec. nella terminologia scient., sono di origine greca, come per es. anti-1, iper-, ipo-, meta-, ecc. Altri prefissi, anch’essi molto produttivi, sono morfemi non prepositivi, che hanno la funzione ...
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so-
[dal lat. sŭb «sotto»]. – Prefisso, spec. verbale, che si trova in parecchie voci, derivate dal latino per via ereditaria (come soffiare, sollevare, sorridere, ecc.) o per via dotta (come soccombere, [...] ecc.), nelle quali può esprimere il rapporto locale di «sotto, di sotto» (per es. sorreggere, soggolo), o può avere una semplice funzione attenuativa (per es. sobbollire, sogghignare). Nella composizione il prefisso (che in realtà è una riduzione di ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...