enclisi
èncliṡi (o encliṡìa) s. f. [dal lat. tardo enclĭsis, gr. ἔγκλισις, der. di ἐγκλίνω «inclinare, appoggiarsi»]. – Fenomeno per cui una parola, priva di accento proprio, si appoggia a quella precedente [...] τε «e degli uomini e degli dèi») e spesso anche grafica (per es., lat. senatus populusque «il senato e il popolo»; e costantemente in -Mussafia»), e persino ad altre parti del discorso (per es. diètrogli = dietro a lui). Quando segue a parola tronca ...
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omologia
omologìa s. f. [dal gr. ὁμολογία, der. di ὁμόλογος «omologo»]. – 1. In genere, il fatto di essere omologo; corrispondenza, conformità, equivalenza tra più parti, termini, elementi, ecc.: o. [...] di categorie tassonomiche diverse, ma aventi la stessa origine embrionale (per es., la mano di un primate e l’ala di un uccello), la stessa funzione ma che hanno origine embrionale differente (per es., le ali degli uccelli e le ali degli insetti), e ...
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etimologico
etimològico agg. [dal lat. tardo etymologĭcus, gr. ἐτυμολογικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etimologia o delle etimologie, relativo all’etimologia: studî e.; indagini, ricerche e., ecc. Dizionario [...] si chiama invece figura pseudoetimologica l’accostamento di parole che hanno solo una somiglianza di forma esteriore (per es. il lat. verbis verberare, propr. «colpire con le parole»). 2. s. m., ant. Etimologista. ◆ Avv. etimologicaménte, secondo l ...
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difesa
difésa s. f. [lat. tardo defensa, der. di defendĕre «difendere», part. pass. defensus]. – 1. a. L’azione del difendere o del difendersi: accingersi alla d.; occuparsi della d.; la d. di un territorio, [...] campo della strategia, l’insieme delle mosse intese a consolidare i proprî punti deboli o a parare le minacce dell’avversario (per es., d. attiva, passiva, preventiva). 2. Le parole, lo scritto con cui si sostiene la causa di qualcuno o lo si difende ...
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sfarfallamento
sfarfallaménto s. m. [der. di sfarfallare]. – 1. a. In senso proprio, in zoologia, l’uscita dell’imagine (o insetto perfetto) dall’involucro ninfale; il termine è riferito, per estens., [...] sentimenti e sim. 2. a. Sorta di tremolio che si osserva talvolta nella luce emessa dalle lampade elettriche (per es. in quelle fluorescenti), dovuto a oscillazioni della tensione di alimentazione con una frequenza di poco inferiore a quella minima ...
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difettivo
(ant. defettivo) agg. [dal lat. tardo defectivus, der. di deficĕre «mancare», part. pass. defectus]. – 1. Manchevole, imperfetto: O insensata cura de’ mortali, Quanto son difettivi silogismi [...] usata come sinon. di difetto. 2. In grammatica: verbi d., i verbi con paradigma incompleto, che hanno cioè solo alcuni tempi o alcune persone (per es. i verbi urgere, piovere, delinquere, ecc.); nomi d., i nomi che possiedono solo alcuni casi (per ...
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pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione [...] nell’istrice), che sono costituiti da peli enormemente ingrossati e rigidi e hanno una funzione di difesa, o le vibrisse (per es. i baffi dei felini e dei roditori), capaci di raccogliere stimoli tattici. Terminologia dell’uso com.: i p. della barba ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un [...] vicini ai mercati di sbocco) nei confronti della classe dei terreni marginali. b. In fisica: strumento d. di misurazione (per es., il galvanometro d., il termometro d.), apparecchio che serve a misurare la differenza tra i valori di due grandezze, di ...
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ambivalenza
ambivalènza s. f. [comp. di ambi- e valenza]. – 1. In senso ampio, carattere o proprietà di ciò che si presenta sotto due aspetti diversi (non necessariamente in opposizione), o con due diversi [...] divinità, una figura mitica, un’energia, un rito, ecc.) nei complessi religiosi di un popolo o di un’età; così, per es., si ha ambivalenza nel fatto che il sacro si presenti di volta in volta, o anche contemporaneamente, attraente e terrificante, o ...
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dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che [...] extra-d., acciaio con tenore di carbonio rispettivamente tra 0,13-0,20% e 0,06-0,13%; materiali magnetici d. (per es., ferro d.), v. magnetico; salita, discesa d., moderata, non ripida; movimenti d., lenti e aggraziati, non bruschi; avere i piedi d ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...