tentare v. tr. [lat. temptare e tentare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). - 1. (lett.) [toccare leggermente: il mio duca mi tentò di costa, Dicendo: "Parla [...] numero giusto al primo tentativo. Se, come nel precedente es., con tentativo si intende «ciascuno degli atti, o prova alluderebbe quasi a una sorta di simulazione. Quest’ultimo es. mostra come tentativo implichi talora che il risultato non sia stato ...
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parte [lat. pars partis]. - ■ s. f. 1. a. [ciascuna delle cose in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che esse siano materialmente staccate l'una dall'altro, sia che possano essere considerate [...] (F. De Sanctis). Per insiemi di sostanze (per es. in chimica o in gastronomia), ogni singola sostanza può ’autore, ma nasce dall’estrapolazione dall’intero componimento (per es. per essere inserita in un’antologia), può essere detta brano ...
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Fabio Rossi
stare. Finestra di approfondimento
Stare fermo - Il sign. fondamentale di s., tra i verbi più com. dell’ital., è connesso con i concetti di «permanenza» e di «immobilità», e si contrappone [...] usi letterari o gergali di stare. Tra questi ultimi, si ricordi l’espressione sto che, in alcuni giochi di carte (per es. poker o sette e mezzo), annuncia la rinuncia del giocatore ad avere altre carte (possibile anche in altre persone e modi verbali ...
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toccare [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [avvicinare la mano a qualcuno o a qualcosa stabilendo un contatto: t. l'acqua con un dito] ≈ (lett., scherz.) tangere, [...] veicolo. Urtare (se si tocca accidentalmente) e colpire (se si tocca intenzionalmente) sono intens. di t. anche in altri contesti, per es. a proposito di oggetti che possono o debbono cadere: hai urtato tu quel mobile?; il vaso è caduto da solo, io l ...
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Fabio Rossi
parte. Finestra di approfondimento
Parti astratte e concrete - Ciò che è compreso in un tutto è detto p., termine generico (per insiemi sia astratti sia concreti, per parti integranti o secondarie, [...] (F. De Sanctis). Per insiemi di sostanze (per es. in chimica o in gastronomia), ogni singola sostanza può ’autore, ma nasce dall’estrapolazione dall’intero componimento (per es. per essere inserita in un’antologia), può essere detta brano ...
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ipo- [dal gr. hypó, hypo-]. - 1. Primo elemento di parole che significa "sotto", sia in senso locale, sia in senso valutativo (per indicare la presenza di qualità, condizioni, sostanze, ecc., in grado [...] inferiore al normale), e contrapp. nel primo caso a epi- (per es., ipocentro rispetto a epicentro), nel secondo a iper- (per es., ipoglicemia rispetto a iperglicemia). 2. (chim.) Nella nomenclatura delle sostanze inorganiche, indica, tra i composti ...
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calmo agg. [der. di calmare]. - 1. [detto spec. del mare, che è in stato di calma] ≈ in bonaccia, quieto, tranquillo. ↔ mosso. ↑ agitato, burrascoso, impetuoso, tempestoso. 2. a. (estens.) [di luogo, caratterizzato [...] per persone non eccessivamente dinamiche: ama la vita tranquilla, senza troppi cambiamenti. Se si sottolinea la pazienza (per es. nell’aspettare, oppure nel dedicarsi ad attività in cui è richiesta minuziosa attenzione), si userà paziente: non sono ...
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irreggimentare v. tr. [der. di reggimento, sull'es. del fr. enrégimenter] (io irreggiménto, ecc.). - 1. (milit.) [mettere insieme in un reggimento] ≈ ‖ inquadrare, intruppare. 2. (fig.) [sottomettere a [...] una disciplina rigida e autoritaria: masse irreggimentate da una dittatura] ≈ assoggettare, (fam.) comandare a bacchetta, opprimere, schiacciare. ↓ disciplinare, organizzare ...
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pendola /'pɛndola/ s. f. [da pendolo², sull'es. del fr. pendule]. - [orologio il cui movimento è regolato dal moto oscillatorio di un'asta verticale terminante in basso con un disco] ≈ (orologio a) pendolo. ...
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pene- [dal lat. paene "quasi"]. - Primo elemento di parole composte, nelle quali indica una condizione vicina a quella espressa dal secondo elemento (per es., penisola, penultimo). ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...