stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] , n. 5 a); consigliere di s.; uomo di s., statista, persona che partecipa attivamente alla vita politica, e ha l’esperienza e le doti necessarie per governare o collaborare al governo di una nazione; impiegati dello s., ferrovie dello s., archivio di ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito [...] ripresa dal fascismo (e attuata anche, con varie sfumature, in Spagna, Portogallo, ecc.), che le dette caratteristiche fortemente conservatrici e autoritarie, al fine di superare i conflitti di classe ...
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missino
s. m. (f. -a) e agg. – Iscritto, aderente al partito di destra denominato Movimento Sociale Italiano (sigla MSI, letta per lo più mis), costituitosi nel secondo dopoguerra, legato storicamente [...] all’ideologia e all’esperienza politica del fascismo, e trasformatosi nel 1995 in Alleanza Nazionale; successivamente il termine ha indicato gli appartenenti al partito noto come Movimento Sociale - Fiamma Tricolore. Come agg.: i circoli giovanili m ...
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aprioristico
apriorìstico agg. [der. della locuz. a priori] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., di ciò che è a priori, cioè razionale, trascendentale, slegato dall’esperienza: metodo a.; ricerca a.; [...] estens., affermazione a., giudizio a., dettati da convinzioni preconcette. ◆ Avv. aprioristicaménte, in modo aprioristico, con apriorismo: affermare, giudicare aprioristicamente ...
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ripetibilita
ripetibilità s. f. [der. di ripetibile]. – Il fatto, la condizione o la caratteristica, di essere ripetibile: r. di un danno, di un’esperienza scientifica, di una cura. ...
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ripetizione
ripetizióne s. f. [dal lat. repetitio -onis]. – 1. Nel linguaggio giur., l’azione di richiedere in giudizio una cosa cui si ritiene di aver diritto: r. del danno; r. di una prestazione (non [...] , cioè di ridire o rifare la stessa cosa, o il fatto di ripetersi, cioè di rideterminarsi di avvenimenti, fenomeni, manifestazioni: r. di un’esperienza, di un tentativo, di un esame, di una gara; r. di un tiro, di un salto; r. di un percorso; utile r ...
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ineffabilita
ineffabilità s. f. [dal lat. tardo ineffabilĭtas -atis]. – L’essere ineffabile (in senso proprio o fig.): i. di un sentimento; l’i. di una esperienza mistica. ...
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raccomandare
v. tr. [comp. di r- e accomandare]. – 1. a. Affidare ad altri persona o cosa che sta molto a cuore, pregando o esortando caldamente di soccorrerla o proteggerla o custodirla, o di averne [...] . Con senso più generico, consigliare ad altri una persona, un locale, un negozio, un prodotto, garantendone, per propria esperienza, le buone qualità: è un ottimo meccanico, e te lo raccomando; ti raccomando questa trattoria: vi si mangia benissimo ...
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suonicchiare
(o sonicchiare) v. tr. [der. di suonare] (io suonìcchio, ecc.). – Suonare senza molto impegno, o con poca capacità ed esperienza: spesso, la sera, mi diverto a s. qualche canzone sulla chitarra; [...] è un buon sassofonista, e suonicchia anche la cornetta; assol.: suonicchio per passare il tempo. Meno com., e con sign. peggiorativo, suonacchiare ...
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pseudoconcetto
pseudoconcètto s. m. [comp. di pseudo- e concetto2]. – Nella terminologia crociana, concetto generale non fornito del carattere dell’universalità (p. empirici: per es., casa, gatto) o [...] di quello della concretezza (p. astratti: per es., punto, retta), caratteri che sono invece proprî delle categorie spirituali, costitutive dell’esperienza storica, alle quali, secondo B. Croce, va riservato il nome di concetti («concetti puri»). ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...