s. f. [dal fr. ant. putain, caso obliquo di pute «donna di facili costumi», femm. di put (v. putto1)], offensivo – 1. Prostituta, meretrice: andare a puttane, frequentare prostitute. Con uso fig., in espressioni [...] con estrema leggerezza e velocità; fare la p., fare il ruffiano, la ruffiana. 3. Talora anche in funzione di agg., in espressioni e in esclamazioni blasfeme o triviali: miseria p.!, porca p.! e sim ◆ Dim. puttanèlla (v.), poco com. puttanina; accr ...
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dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. – 1. a. Nella specie umana, l’individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi [...] o di marciapiede, d. di malaffare, d. di mala vita, prostituta; ha spesso lo stesso sign. anche buona d., spec. nella espressione offensiva figlio di buona d. (in altri casi, buona d. ha il senso proprio: è veramente una buona d.; in passato anche ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] : che ne so!; ne so assai io!; so assai!; so di molto!; ne so di molto io!, e sim. 4. a. In espressioni fraseologiche: se tu sapessi! ...; oh, se sapessi! ...; se sapeste! e sim., usate per anticipare o introdurre il racconto di fatti gravi, dolorosi ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] di, spec. usata davanti a pron. personali: s. di me, s. di te, s. di noi; la famiglia che abita s. di noi; in espressioni fig.: la colpa ricade tutta s. di me; la vendetta di Dio scese s. di loro; prendere una cosa s. di sé, addossarsene il carico o ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] il v. di una rinuncia; per me, le sue parole hanno (o acquistano) il v. di una promessa. 6. Riferito a parole, espressioni, segni, simboli, equivale a «significato»: specificare il v. di un vocabolo, di una locuzione, di un segno; non ho ben capito ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] parli s. riflettere; se n’andò s. salutare nessuno; chi t’ha insegnato a entrare s. chiedere il permesso? Molto com. le espressioni s. dir nulla, s. aggiunger altro, s. far parola, s. dir motto (letter. s. proferir verbo), s. batter ciglio, s. colpo ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] dirla grossa; temo che stia per piovere. Con valore speciale, sto per dire, starei per dire, modi di attenuare la forza di un’espressione, di un giudizio negativo: questa è, starei per dire, una vera mascalzonata. 12. Con l’uno o con l’altro dei sign ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] altre locuz. di uso storico o giornalistico, v. oltre, al n. 7. 3. Per metonimia: a. Singolo individuo, persona singola, in espressioni come ci tocca, vi spetta, si paga, un tanto a testa, meno com. un tanto per testa, per ciascuno; con la negazione ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] t.; ha già fatto metà del suo t.; con altro senso, ha finito il suo t., o più com. ha fatto il suo t. (espressione, quest’ultima, modellata sul fr. il a fait son temps), di persona che non gode più favore, che ha perso ormai autorità, oppure di cosa ...
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secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», [...] s. di grande splendore artistico; i s. bui della dominazione straniera; s. barbari, di decadenza. c. Epoca, età in cui si vive, in espressioni quali: le idee di questo s.; i costumi, la moda dell’altro s., del s. scorso; roba dell’altro s. o d’altri ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...