legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] in matematica e nelle sue applicazioni, per legge si intende una relazione che si dimostra (o si assume) valida tra enti, espressioni, variabili (si dice che una funzione varia secondo una certa legge, cioè in modo determinato, al variare di una data ...
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riverire
v. tr. [dal lat. revereri, comp. di re- e vereri «temere, onorare»] (io riverisco, tu riverisci, ecc.). – 1. Avere o mostrare verso qualcuno un sentimento di rispetto profondo e ossequioso: [...] ; Sempre ricchezze r. ho visto Più che virtù (Ariosto). 2. Salutare con profondo e ossequioso rispetto, con grande deferenza, in espressioni disus., oggi solo scherz. e iron.: la prego di r. in mio nome suo padre; quando passerò a Roma, mi permetterò ...
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tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro [...] vivanda che è giunta al giusto punto di cottura; presto il cappone sarà a t., e potrete ristorarvi un po’ meglio (Manzoni). Per l’espressione fig. a un tiro di schioppo (sulla quale sono state coniate scherz. altre, come per es. a un t. di voce, a un ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] largo di tanto. Sempre con valore generico in frasi di tipo esemplificativo: t. mi dai e t. ti devo rendere; spec. comune l’espressione se t. mi dà t., soprattutto in senso fig., nel dedurre da un fatto reale un prevedibile sviluppo: se t. mi dà t ...
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bruciato
agg. e s. m. [part. pass. di bruciare]. – 1. Arso dal fuoco: un mucchio di paglia b.; morì b.; acciaio b. (v. bruciatura); terra b., v. terra nel sign. 3; riarso, inaridito, scottato dal sole: [...] come: un ragazzo b. dalle cattive compagnie; il nostro tempo non è così b. come si crede, e altre simili. Le espressioni generazione b. e gioventù b. sono state riferite anche a gruppi giovanili di contestazione come i teddy boys e gli angry young ...
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patentato
agg. [part. pass. di patentare]. – Propriam., munito di patente, cioè di un documento, rilasciato dalle competenti autorità, che autorizza all’esercizio di un’attività; in tale sign., il termine [...] in uso solo, negli annunci economici, con il sign. di «munito di patente di guida (di un’autovettura)», mentre in espressioni quali maestro p., lavoratrice p., dentista p., guida p., comuni un tempo, è sostituito, secondo i casi, da autorizzato ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, [...] al v., parlare con assoluta franchezza, chiamando le cose con il loro nome, senza eufemismi, metafore o giri di parole; e l’espressione prov. il v. è il latte dei vecchi. c. Preparazioni e tipi particolari per usi specifici: v. caldo o vin brulé (o ...
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forfait1
forfait1 〈forfè〉 s. m., fr. [propr. «mercato fatto, accordo fatto», comp. di for- (alterazione di un antico fur «mercato», che è il lat. forum, secondo forfait «crimine») e fait part. pass. [...] , o anche come corrispettivo di un bene, di una merce: fare un f., fissare un forfait. Più spesso nella locuz. avv. a forfait, in espressioni come compensare, pagare a f., comprare, vendere una partita a f., o sim.; e con valore aggettivale in altre ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta [...] c. Sdegno, nobile furore: nutrìa contro a’ Persi in Maratona ... La virtù greca e l’i. (Foscolo). Con sign. simile anche nelle espressioni di origine biblica: il dì o il giorno dell’i. (lat. dies irae), il giorno del giudizio universale; l’i. di Dio ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] (ant. per lo tuo m., per lo suo m.), a tuo, a suo vantaggio, per il tuo o per il suo bene (in queste espressioni, meglio assume valore di comparativo del sost. bene usato in locuz. analoghe): ditegli per il suo m. che stia tranquillo; per il vostro m ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...