vietare
v. tr. [lat. vĕtare] (io vièto, ecc.). – Proibire, impedire ad altri di fare qualcosa; ordinare, disporre che non si compia una determinata azione, o che non si svolga una particolare attività. [...] tornare a casa; raram. con che eil cong., quasi soltanto dopo l’espressione nulla vieta, con la quale si indica che non v’è impedimento alcuno al compiersi di una data azione: nulla vieta che io gli scriva oggi stesso, è cosa che si può fare. Nell ...
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giovare
v. intr. e tr. [lat. iŭvare] (io gióvo, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere; con sogg. di cosa anche essere) Recare utilità, beneficio, essere vantaggioso: il moto giova alla salute; sono rimedî [...] che giovano poco; a nulla mi è giovato il suo consiglio. b. Usato impersonalmente, giova, serve, è utile: non giova tormentarsi; a che giova piangere?; è bene, è opportuno: giova ripetere; giova sperarlo; non giova che si sappia in giro. c. tr., non ...
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ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] valore locativo, è molto spesso unito al verbo essere, per significare l’esistenza di persone o cose o il trovarsi di queste ricava nulla di buono), è corretto solo per significare «con lui, con lei, con loro», quando questi pronomi (o il nome della ...
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incontentabile
incontentàbile agg. e s. m. e f. [comp. di in-2 e contentabile]. – Che non si contenta mai, che non può essere contentato in nulla o in qualche particolare esigenza: sei davvero i.; una [...] che, per carattere, è sempre scontenta di tutto: che ragazzo i.!; e sostantivato: sei il solito incontentabile! Anche di e sim.), è meno com. di insaziabile. ◆ Avv. incontentabilménte, non com., senza mai essere contento o soddisfatto: scrivere e ...
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saetta
saétta s. f. [lat. sagĭtta, prob. voce di origine etrusca]. – 1. letter. Freccia, arma da getto che si scaglia con l’arco o con la balestra: Corda non pinse mai da sé saetta Che sì corresse via [...] riferimento al moto velocissimo di cui la saetta, cioè il fulmine, è come il simbolo, il termine ricorre in similitudini: veloce, rapido come una s.; correre come una s.; sembrare una s.; fig., essere una s., di persona molto rapida nel fare qualcosa ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] star solo; con valore un po’ diverso: sta tutto il giorno senza far nulla. In qualche caso, trovarsi o rimanere esposto, soprattutto e sim. 5. a. Essere collocato, avere la propria sede, il proprio posto in un luogo, riferito a cose e oggetti: il ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] il desiderio di uscire; ebbi voglia di trattarlo male; o a sensazioni fisiche: a. fame, sete, freddo, sonno; e in genere per denotare un modo di essere cos’hai in tasca?» «non ci ho nulla»; e nelle espressioni già considerate averci che fare, avercela ...
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sconocchiare
v. tr. [der. di conocchia, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sconòcchio, ecc.), non com. – 1. Filare, trarre il pennecchio avvolto alla rocca. 2. fig. a. tosc. Mangiare qualcosa di gusto, [...] nulla: una solenne padellata ... che comparsami calda calda, e ben rosolata in tavola, me la sconocchiai francamente quasi tutta (Redi); spesso con la particella pron. in funzione rafforzativa: ieri sera si è . nelle locuz. essere, sentirsi (tutto) ...
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deislamizzarsi
v. intr. pron. Superare una fase storica caratterizzata dall’ideologia teocratica islamica. ◆ E ha voluto impedire che l’Iran, un Paese dove l’occidentalizzazione era molto avanzata, si [...] Europa? «Accettare le sfide eil confronto. Con i cattolici, ma anche con i musulmani. Stiamo attenti a non equivocare il termine “moderato”: non può voler dire “attenuato” perché alla fine non esprime più nulla. Abbiamo piuttosto bisogno di imparare ...
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inanire
v. intr. [dal lat. tardo inanire, trans., «rendere vuoto, privare della forza», der. di inanis «inane, vuoto»; cfr. anche inanescĕre, intr., «ridursi a nulla»] (io inanisco, tu inanisci, ecc.; [...] aus. essere), letter. ant. – Infiacchirsi: incominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire, a perdere la gratia, il decoro e le sue pristine forze (L. B. Alberti). ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...