ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, [...] corrisponde nulla di reale (e di cui spesso, con sign. negativo, si vuole sottolineare proprio l’irrealtà eil carattere puramente verbale); in partic., anche nell’uso com., e. infinito, e. supremo, che ha in sommo grado la capacità dell’essere, cioè ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] , umiliarlo. ◆ Il part. pass. mésso non ha sign. e usi particolari rispetto al verbo. Da notare le espressioni: fatto e messo lì, di persona che non sa muoversi né agire, priva di vitalità, che non sa di nulla; essere ben messo, esser vestito bene ...
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sorgente
sorgènte (letter. ant. surgènte) s. f. [femm. sostantivato del part. pres. di sorgere]. – 1. Il punto eil luogo in cui scaturisce, per defluire, una vena d’acqua sotterranea; anche, lo specchio [...] di condotti e cavità formatisi entro rocce idrosolubili per allargamento di fessure ivi esistenti: può essere temporanea o del campo sia non nulla; il valore della divergenza si chiama intensità o portata della s., e quest’ultima si dice s ...
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campare1
campare1 v. intr. e tr. [der. di campo; propr. «trovare, dare campo dove salvarsi»]. – 1. intr. (aus. essere) Salvarsi, trovare scampo da un pericolo, quindi anche sopravvivere: Se vuo’ campar [...] certezza dell’avvenire; anche con senso più generico: tirare a c., badare a vivere e basta; si campa, si vive così, alla meno peggio; finché campo io, non gli mancherà nulla; qui non si campa più, non si può vivere; modo prov., campa, cavallo, che ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] , che ostenta impertinenza e arroganza; f. tosta o f. di bronzo o, più raro, f. invetriata, di chi non si vergogna di nulla: avere una f. eil contr., perdere la f., perdere la reputazione, essere disonorati: saremmo capaci, dinanzi alla violenza e ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] importanza dal punto di vista fisiologico e patologico: è bene controllare spesso il proprio p.; il suo p. è di 50 kg; essere giù di p., essere sotto p.; calare, aumentare di p.; annotare il p. del neonato prima e dopo la poppata; di basso p ...
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immediato
agg. [dal lat. tardo immediatus (comp. di in-2 e mediatus «mediato1»), che taduce il gr. ἄμεσος]. – Che non ha nulla interposto, detto di persone o di cose che si succedano nel tempo, nello [...] in rapporto di causalità, senza che fra l’una e l’altra si interpongano altre persone o cose o fatti: causa i., effetti i.; nelle i. vicinanze; gli i. successori; il suo superiore i.; essere alle i. dipendenze; stare a contatto immediato. In partic ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] ’altezza invece può essere alterata di un semitono ascendente con il diesis e di un semitono discendente con il bemolle (o anche di due semitoni, rispettivam. con il doppio diesis e con il doppio bemolle); si hanno così n. puntate e n. alterate (cioè ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] canto o nell’esecuzione strumentale, oppure nell’esecuzione di movimenti e di atti che dovrebbero essere sincroni). Di animali: liberato dal guinzaglio, il cane partì come una freccia; il cavallo partì al galoppo. In competizioni di velocità con o ...
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ergo
èrgo cong. e s. m. [dal lat. ergo «dunque»]. – 1. cong. Congiunzione con valore conclusivo diffusasi attraverso l’uso dei filosofi scolastici, che l’adoperavano nel ragionamento deduttivo per introdurre [...] il terzo termine del sillogismo; oggi per lo più scherzoso: non ha mantenuto la parola: e. è un bugiardo. 2. s. m., invar. Conclusione: i vostri ergo non provano nulla; essere all’e., venire all’e., lo stesso che essere, venire al dunque, ma meno com ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...