meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] maggiore che si vorrebbe o si dovrebbe avere: nella busta ci dovevano essere 300 euro e invece ho trovato una differenza in m. di : avendola consigliata, per il m. male, di non palesar nulla, e di starsene quieta (Manzoni). Con altra costruzione: m. ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] gli manca un venerdì, gli manca una (o qualche) rotella, fam. scherz., di persona non del tutto assennata; non gli manca nulla per essere felice. In frasi negative (per alludere a cosa che c’è invece con qualche abbondanza): non gli manca il tempo, l ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] mi è passato di mente, l’ho dimenticato; p. di moda, non essere più attuale; passi da me questo calice, parole di Gesù nell’Orto di davvero; analogam., non gliene passa una, non gli perdona nulla, non accetta per buono niente di ciò che egli fa o ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] che ha delle buone qualità; ha del tonto, ha l’aria di essere tonto; i signori ... han tutti un po’ del matto (Manzoni), essere scontento (con sign. affine, anche senza la, in frasi come: che cos’hai con me o contro di me?; non ho proprio nulla ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] cfr. novello): è, o lo ritengono, o si crede, si vanta di essere un n. Leonardo, un n. Einstein; s’è voluto spingere, n. il n.; e come partitivo: non ha detto nulla di n.; che c’è di n.?, che novità ci sono?; nulla di n. sotto il sole, frase prov. ...
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ostare
(ant. obstare) v. intr. [dal lat. obstare, comp. di ob- e stare, propr. «stare di contro» e quindi «opporsi, contrastare»] (io òsto, ecc.; non è usato il pass. rem. né il part. pass., e quindi [...] che è d’impedimento, che si oppone: la luce divina è penetrante Per l’universo secondo ch’è degno, Sì che nulla le puote essere ostante (Dante). È usato soprattutto in costruzione assoluta, preceduto da negazione: non ostante il divieto; questa forma ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] di un discorso. Con sign. generico: fare un g.; prendere parte al g.; essere compagni di gioco; alternare il g. e lo studio; non pensa che al e delle loro conseguenze: nel caso dei g. a somma nulla (nei quali ciò che perde un giocatore è vinto dall’ ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] costituita da fotoni, cioè da particelle elementari, di massa nulla ma di energia e impulso definiti e dipendenti dalla partic., di un’opera d’arte, e spec. d’un quadro, essere, trovarsi, esser messo in buona l., oppure in cattiva l., in l. falsa, ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] che vivere; comune è anche non c’è che dire, non c’è nulla da obiettare: tutto è riuscito benissimo, non c’è che dire; e quando, che è che non è, mi capita davanti lui. Può essere anche sostantivato nella formula il che e il come, cioè la sostanza ...
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bisogno
biṡógno s. m. [lat. mediev. bisonium, di origine germanica, prob. dal franco *bisunnia «cura»]. – 1. Con valore generico, indica mancanza di qualche cosa: b. urgente, vivo, prepotente, sfrenato, [...] ; assol., è gente che non ha bisogno, a cui non manca nulla. 4. Con sign. più concreto, la cosa stessa che occorre: ?; c’è b. di aggiungere altro?; fare b., fare di b., esser necessario: tienli tu i soldi, te ne chiederò quando mi faranno (di) ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....