liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento [...] . nel giudicare gli altri. 2. a. Il complesso dei principî, delle concezioni e delle ideologie in cui si esplica un atteggiamento, etico e politico, che ha al centro i problemi della libertà e della sua difesa, e che riconosce all’individuo un valore ...
Leggi Tutto
merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] , morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione al bene compiuto (e sempre sulla base di un principio etico universale che, mentre sostiene la libertà del volere, afferma la doverosità dell’agire morale): avere, non avere meriti ...
Leggi Tutto
libertinismo
s. m. [der. di libertino]. – Atteggiamento libertino, soprattutto nel sign. filosofico e religioso; in partic., l’insieme delle posizioni critiche assunte da intellettuali del sec. 17° rispetto [...] alle tradizioni e ai valori etico-religiosi: il l. erudito del seicento francese. ...
Leggi Tutto
libertino
agg. e s. m. [dal lat. libertinus, der. di libertus «liberto»; nei sign. moderni, dal fr. libertin]. – 1. In Roma antica, termine che qualificava la condizione dei liberti (condizione libertina) [...] che assumevano, in forme più o meno velate, posizioni non conformiste rispetto alle tradizioni e alle consuete scale di valori etico-religiosi, in nome di un’interiore libertà di coscienza e di critica: il movimento l.; il pensiero dei libertini. b ...
Leggi Tutto
neocristianesimo
neocristianéṡimo s. m. [comp. di neo- e cristianesimo]. – In generale, orientamento volto a restaurare i valori del messaggio cristiano nel mondo moderno; il termine è stato usato soprattutto [...] in rapporto agli ideali etico-religiosi sostenuti da L. N. Tolstoj e variamente ripresi da alcuni scrittori della fine del sec. 19°. ...
Leggi Tutto
intellettualismo
s. m. [der. di intellettuale]. – 1. Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando [...] ad essa le altre funzioni mentali, o comunque basando precipuamente su di essa la conquista della verità: l’i. etico di Socrate; l’i. illuministico. 2. Con sfumatura riduttiva o polemica, ogni forma di teoreticismo e razionalismo a cui manchi il ...
Leggi Tutto
honeste vivere
〈onèste vìvere〉 (lat. «vivere onestamente»). – Il primo dei tre fondamentali precetti del diritto romano (gli altri due sono: alterum non laedere «non fare danno ad altri» e suum cuique [...] tribuere «attribuire a ciascuno il suo»), i quali esprimono, più che una norma giuridica, un ideale etico; sono tramandati dal Digesto, ed è incerto se siano da attribuire alla giurisprudenza classica o a tarde glosse bizantine. ...
Leggi Tutto
oltraggio
oltràggio s. m. [dal fr. ant. oltrage, ultrage (mod. outrage), der. di oltra, ultra (mod. outre) «oltre»: propr. «cosa che va oltre il tollerabile»]. – 1. ant. Il fatto di superare un limite; [...] (Dante). b. In senso estens. e fig., atto, comportamento o espressione con cui si viola un diritto umano, un principio etico, o comunque una norma comunemente accettata: è un o. alla giustizia, alla verità, al senso di umanità; il suo lusso smodato ...
Leggi Tutto
neopaganesimo
neopaganéṡimo s. m. [comp. di neo- e paganesimo]. – Termine usato polemicamente dopo la prima guerra mondiale per designare tendenze caratteristiche della società contemporanea (soprattutto [...] nella famiglia, nei rapporti economici, nell’arte, ecc.), la concezione della società politica intesa quale supremo organo di eticità, e quindi la glorificazione della «cultura fisica» e delle virtù militari, il culto dell’«eroe», la concezione della ...
Leggi Tutto
neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura [...] sia a motivi platonici e stoici, con un accentuato interesse per la mistica dei numeri e una visione dualistica che sul piano etico ha sbocchi gnostici e soteriologici; tra i suoi esponenti P. Nigidio Figulo, in qualche misura Plutarco di Cheronea e ...
Leggi Tutto
etico
Ricorre, nel comune significato di " tisico ", in If XXX 56, come termine di paragone all'idropico Mastro Adamo, cui la malattia faceva... tener le labbra aperte / come l'etico fa, " essendo la febbre etica definita dai medici ‛ intemperies...
Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome atono e non è necessario ai fini della...