estrattivismo s. m. 1. In senso polemico, lo sfruttamento delle risorse naturali di un paese o di una località, che, senza cura degli interessi delle popolazioni locali, vengono esportate e lavorate tutte [...] e pratica che mirano a massimizzare il profitto attraverso l'appropriazione di risorse anche immateriali (per es., nel amp;F Economia) • La povertà non nasce dalla penuria di risorse bensì dalla loro diseguale distribuzione. L’estrattivismo è l’altro ...
Leggi Tutto
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in [...] indugio consentito, rispetto alla data o al momento fissati, perché un determinato atto abbia inizio o compimento (cfr. il sinon. comporto): l’inizio delle lezioni è alle ore 8,30, con una t. massima di cinque minuti; il termine dei lavori deve avere ...
Leggi Tutto
cybersicurezza (cyber-sicurezza), s. f. Sistema di sicurezza che protegge la rete telematica di uno Stato da eventuali attacchi terroristici perpetrati per via informatica. ◆ Il mercato civile della cybersicurezza [...] cyber-sicurezza, il terrorismo e i conflitti mondiali, l’invecchiamento della popolazione in Occidente, i limiti della (Carlotta Mismetti Capua, Repubblica, 2 agosto 2004, p. 30, Cronaca).
Composto dal confisso cyber- aggiunto al s. f. sicurezza. ...
Leggi Tutto
istituzióne (ant. instituzióne) s. f. [dal lat. institutio -onis «proposito, regola, consuetudine; istruzione», der. di instituĕre: v. istituire]. – 1. a. L’atto o il complesso di atti con cui si istituisce, [...] , educazione, sia nelle basi del sapere in genere sia in una particolare disciplina: l’«I. oratoria» di Quintiliano (cioè l’opera latina Institutionis oratoriae libri XII); l’i. dei giovani, dei figli. b. Al plur., gli elementi fondamentali di una ...
Leggi Tutto
ìdolo s. m. [dal gr. εἴδωλον «simulacro» poi «idolo», der. di εἶδος «aspetto, figura»; lat. idōlum]. – 1. a. Ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità [...] io mi maravigliava, Quando vedea la cosa in sé star queta, E ne l’i. suo si trasmutava (Dante: è il grifone che, pur restando immobile , idòla (neutro plur.), il termine fu usato dal filosofo F. Bacone (1561-1626) per designare le illusioni o i ...
Leggi Tutto
(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione [...] è affidata unicamente al gesto, all’espressione del volto, ai movimenti del corpo, alla danza, talora anche con accompagnamento musicale; derivata dal mimo, la pantomima nacque in Grecia e si diffuse a ...
Leggi Tutto
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare [...] forma cioè a qualche cosa: altrimenti è disposta la terra nel principio de la primavera a ricevere in sé la i. de l’erbe e de li fiori, e altrimenti lo verno (Dante). 2. Atto dell’informare o dell’informarsi, nel senso di dare o ricevere notizia: per ...
Leggi Tutto
agg. e s. m. e f. [part. pres. di migrare]. – 1. a. agg. Detto di una grande quantità di persone, che emigra o si sposta cercando nuove sedi: popoli, gruppi etnici migranti. b. s. m. e f. Emigrante, immigrato: [...] normale per alterazioni della loggia in cui è contenuto. Analogam., ascesso m., ascesso freddo che dalla primitiva sede di formazione si sposta sotto l’influenza della gravità, seguendo le vie di minore resistenza (spazî cellulari e perivascolari). ...
Leggi Tutto
〈ġóoš〉 agg. e s. f., fr. [voce di origine germ.]. – 1. agg. Propr., sinistro, obliquo, e in senso fig., maldestro, goffo, poco abile (in questo sign. l’agg. è usato raram.). 2. s. f. Nel linguaggio politico, [...] la sinistra, intesa, più che come schieramento parlamentare, come quella parte dell’opinione pubblica che sostiene le posizioni più progressiste dal punto di vista politico e sociale ...
Leggi Tutto
favoloso
1. L’aggettivo FAVOLOSO può riferirsi a ciò che riguarda le favole (narrazione favolosa), 2. MAPPA ma più spesso si dice di ciò che ha il carattere della favola, che appartiene o sembra appartenere [...] 3. si può chiamare favoloso anche ciò che è irreale, frutto di pura fantasia (un sogno f.). 4. MAPPA In senso figurato, infine, favoloso si dice di qualcosa che è grandissimo (donna di una favolosa bellezza; ricchezze favolose; per quel quadro sono ...
Leggi Tutto
Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...