tubercolostatico
tubercolostàtico agg. e s. m. [comp. di tubercolo(si) e -statico] (pl. m. -ci). – Nell’uso corrente, di qualunque farmaco antitubercolare; più correttamente il termine dovrebbe riferirsi [...] ai farmaci antitubercolari ad attività batteriostatica, distinti da quelli ad attività battericida (v. tubercolosi). ...
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cardioaspirina
(cardio-aspirina), s. f. Nome commerciale dell’aspirina impiegata per la terapia e la prevenzione di patologie cardiocircolatorie. ◆ «L’Aspirina? Una manna, ne prendo una al giorno». Addirittura, [...] posso farne a meno, ormai per me è diventata un’abitudine. E ogni mattina compio il mio rito in compagnia del farmaco. […] Evita l’infarto. Almeno sostengono i medici. Ed ecco perché io prendo l’americana cardio-aspirina. Quella a cui ricorrono anche ...
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cardioprotettivo
s. m. e agg. Farmaco che concorre al corretto funzionamento dell’apparato cardiovascolare e alla prevenzione di patologie cardiocircolatorie; a essa relativo. ◆ Il 74% dei pazienti intervistati [...] non fuma; il 26 sì (ma solo il 6% va oltre le 20 sigarette al giorno). Significativo il dato sul consumo di vino, anche in considerazione delle proprietà cardioprotettive che gli vengono attribuite: l’indagine ...
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caro-farmaci
(caro farmaci), s. m. inv. Aumento del prezzo dei farmaci. ◆ [tit.] Caro farmaci, “Ma l’euro non c’entra” / Consumatori in allarme (Mattino, 11 gennaio 2002, p. 1, Prima pagina) • Una spinta [...] a cambiare la dà anche il farmacologo Silvio Garattini, direttore del Mario Negri di Milano per il quale, contro il caro-farmaci, «bisogna in qualche modo cambiare la legge che lascia all’Italia la libertà di fissare i prezzi» dei prodotti di fascia ...
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mutuabile
mutüàbile agg. [der. di mutuare2]. – Detto di farmaco o prestazione medica specialistica il cui costo viene sostenuto, totalmente o in parte, dal Servizio sanitario nazionale. ...
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caro-spesa
s. m. Aumento del costo complessivo delle spese sostenute quotidianamente. ◆ Dopo lo sciopero del 5 luglio contro il caro-spesa le associazioni dei consumatori attendono per il 4 di ottobre [...] patto» di trasparenza sui prezzi. (Roberto Bagnoli, Corriere della sera, 20 agosto 2002, p. 22, Economia) • [tit.] Pendolari del farmaco contro il caro-spesa / Esodo quotidiano dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia in Slovenia, Austria e Francia per ...
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derivativo
agg. [dal lat. tardo derivativus]. – 1. a. Che deriva da altro, contrapposto a primitivo, originario: vocaboli d. (oggi più comunem. derivati); acquisto d. di un diritto, l’acquisto di un [...] creando uno sbocco diverso da quello naturale. Nella vecchia terminologia terapeutica si diceva, anche come s. m., di ogni farmaco o mezzo, anche fisico (purganti drastici, diuretici, coppettazioni, bagni caldi locali, salassi, ecc.), adoperato con l ...
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target
〈tàaġit〉 s. ingl. [dim. di un ant. targe «targa, scudo», con suffisso non bene spiegato] (pl. targets 〈tàaġits〉), usato in ital. al masch. – 1. Termine (che significa propr. «bersaglio, obiettivo») [...] In biologia, organi, tessuti, componenti cellulari e cellule target, quelli che costituiscono il bersaglio dell’azione di un determinato ormone, o anticorpo, o sostanza attiva (farmaco, veleno, ecc.). 3. In fisica, sinon. di bersaglio (v. targhetta). ...
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fegatoso
fegatóso agg. [der. di fegato]. – 1. Che soffre di fegato: un soggetto f.; anche come sost.: un farmaco sconsigliato ai fegatosi. 2. fig. Rabbioso, astioso (per l’origine di quest’accezione [...] fig., v. fegato, n. 1): uomo f.; polemica, critica fegatosa ...
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innocuita
innocuità s. f. [der. di innocuo]. – L’essere innocuo, qualità di cosa o animale o persona che non nuoce, che non è in grado di nuocere: i. di un cibo, di un farmaco; è sempre lì a gridare [...] e minacciare, ma sono certo della sua innocuità ...
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Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un f. è volto a...
farmaco
orfano Prodotto farmaceutico che potenzialmente è utile per trattare una malattia rara (ossia, una malattia, secondo i criteri europei, che colpisce non più di cinque persone su diecimila), ma non ha un mercato sufficiente per ripagare...