dengue
〈dénġe〉 s. f., spagn. [propr. «smorfia, noia», da una voce africana della famiglia bantu]. – Malattia epidemica benigna, delle zone tropicali e subtropicali, caratterizzata da febbre di breve [...] durata con violenti dolori osteo-articolari generalizzati (e perciò detta anche febbre rompi-ossa) e da eruzione terminale (per cui è detta anche febbre rossa) seguita da desquamazione; è dovuta a un virus di cui è vettore una zanzara (Aedes aegypti ...
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remittente
remittènte agg. [dal lat. remittens -entis, part. pres. di remittĕre, qui col valore intr. di «decrescere, venir meno»]. – In patologia, febbre r., febbre caratterizzata da remissioni giornaliere [...] notevoli senza che però venga mai raggiunta la temperatura normale (come, invece, avviene nella febbre intermittente). ...
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vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali [...] Variola (il virus del vaiolo) e al Vaccinia (il virus utilizzato nel vaccino del vaiolo). Questa malattia causa gravi eruzioni cutanee, febbre, dolori di testa e, nei casi più gravi, cecità e morte. Al momento non è curabile: a dispetto del nome, si ...
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fonditore2
fonditóre2 s. m. [der. di fondere]. – 1. a. Chi è addetto a lavori di fonderia (composizione e preparazione delle forme, fusione, colata, ecc.) o, in genere, di fusione: f. alla monotype; [...] f. di metalli preziosi; f. di oggetti artistici, ecc. Febbre dei f. e degli ottonai, febbre che colpisce eccezionalmente queste categorie di lavoratori, determinata da intossicazione per inalazione di vapori di ossido di zinco o di rame. b. non com. ...
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quartana1
quartana1 agg. e s. f. [lat. quartana (febris), agg. e s. f., der. di quartus «quarto»]. – Febbre q. (o assol. quartana), febbre accessionale che compare ogni quarto giorno, e quindi è intervallata [...] da due giorni di apiressia; rappresenta una varietà clinica della malaria, ed è detta doppia, tripla quando si manifesti con due o rispettivam. tre accessi febbrili ogni quattro giorni, per la presenza ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] a pronta, a lenta presa). f. Venire, capitare addosso all’improvviso: gli prese un fortissimo mal di testa; mi aveva preso una febbre altissima (cfr. anche, in questa voce, il sign. 7 b); pop., che ti prenda un accidente!; succedere: che ti prende ...
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mediterraneo
mediterràneo agg. [dal lat. mediterraneus (con i sign. 1 e 2), comp. di medius «medio» e terra «terra»]. – 1. ant. Di regione lontana dal mare, tutta compresa entro terra (sinon. quindi [...] ed è presente in aree interessate da rift continentali. In medicina, anemia m., lo stesso che talassemia; febbre m., altro nome della febbre melitense. b. Che appartiene o si riferisce a fatti culturali, spirituali e sim. sviluppatisi nelle terre ...
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siriasi
sirìaṡi s. f. [dal gr. σειρίασις, der. di σειριάω «essere ardente, bruciare»]. – In medicina, forma di colpo di calore tipica di paesi molto caldi e umidi (detta anche febbre o colpo di calore [...] tropicale), caratterizzata da coma e febbre molto alta, osservabile spec. in soggetti predisposti (per es., alcolisti). ...
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tsutsugamushi
〈zuzuṅamuši〉 (o tzutzugamushi) s. giapp., usato in ital. al femm. – Malattia infettiva esantematica, endemica nell’Estremo Oriente, dovuta alla puntura di un acaro della famiglia trombididi, [...] detto in giapp. kedani, che inocula una rickettsia (Rickettsia tsu-tsugamushi); si manifesta con brividi, febbre, lesione cutanea a livello del punto di inoculazione e, nella seconda settimana, con esantema maculopapulare e spesso con disturbi ...
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febbricare
(o febricare) v. intr. [der. di febbre], ant. – Avere febbre: infra i sette dì sì cominciò a f. (Fior. di s. Franc.). ◆ Part. pres. febbricante, anche come agg. o sost., febbricitante. ...
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Medicina
Condizione patologica temporanea che modifica la temperatura organica di riferimento, alterando il livello della normale termoregolazione corporea su una soglia di valori più alta. I meccanismi attraverso i quali avviene la termoregolazione...
Febbre molto alta (oltre i 40 °C). I. fulminante (o ipertermia maligna) Repentina elevazione della temperatura corporea associata a grave quadro di catabolismo muscolare per esposizione dei soggetti ‘suscettibili’ a farmaci anestetici (anestetici...