filatura
s. f. [der. di filare3]. – 1. a. La serie delle operazioni che subiscono le fibre tessili per dare origine a filati (cioè la scomposizione delle falde pressate in fiocchi, l’apertura e pulitura [...] dalla condizionatura). b. Operazione del filatoio che trasforma il lucignolo in filato. c. Stabilimento nel quale si trasformano in filati le fibre tessili seguendo un programma prestabilito di lavorazione: assume diversi nomi secondo la natura delle ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di [...] buone lane (Verga); meno com. con uso assol.: che l. quel ragazzo!; son certe lane! 2. Fibra tessile d’origine vegetale o artificiale: l. vegetale, fibre vegetali presenti nei frutti capsulari o intorno ai semi di diverse piante (per es., il capoc ...
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mielinico
mielìnico agg. [der. di mielina] (pl. m. -ci). – In anatomia microscopica, che è costituito da mielina; guaina m. (detta anche guaina midollare), una delle membrane che rivestono la fibra nervosa; [...] fibre m., le fibre nervose provviste di guaina mielinica, cioè le fibre dei centri nervosi che costituiscono la cosiddetta sostanza bianca, e le fibre dei nervi periferici. ...
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rete
réte s. f. [lat. rēte]. – 1. Intreccio di fili di materiale vario, incrociati e annodati tra loro regolarmente in modo che restino degli spazî liberi, detti maglie: il materiale (canapa, sparto, [...] ), o r. informatica, sistema di interconnessioni fra calcolatori che può essere realizzato con appositi cavi, resistivi o a fibre ottiche, oppure per mezzo delle normali reti telefoniche o via satellite, e che permette lo scambio di messaggi tra ...
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muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. [...] da circa 6,5 a circa 14 nm. Si distinguono m. striati, quelli sotto il controllo della volontà, formati da fibre striate, che costituiscono le masse muscolari scheletriche e sono innervati dal sistema nervoso della vita di relazione (a eccezione del ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] superiore e mesenterica inferiore). Radici dei nervi, i tronchi nervosi in diretto rapporto con il midollo spinale, costituiti da fibre nervose che, con modalità varia a seconda si tratti dei nervi spinali o dei nervi cranici, penetrano nel sistema ...
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macerazione
macerazióne s. f. [dal lat. tardo maceratio -onis]. – 1. L’azione e l’effetto del macerare; operazione consistente nel porre a contatto con acqua o con altro solvente liquido una data sostanza, [...] , lino e sim., dove, tramite fermentazione, si rendono asportabili le sostanze pectiche, la lignina, ecc., che saldano le fibre tra loro), o di predisporla ad altri trattamenti successivi. Nell’industria del cuoio, trattamento di ammorbidimento delle ...
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sbianca
s. f. [der. di sbiancare]. – 1. In varie lavorazioni industriali (soprattutto della carta e delle fibre tessili), trattamento avente lo scopo di imbianchire i prodotti in lavorazione. Si distinguono: [...] queste sono giallognole, la sostanza aggiunta ha colore azzurro o, più spesso, fluorescenza azzurra), usata soprattutto per fibre tessili. 2. Nella tecnica fotografica, particolare bagno, usato nello svilupo di pellicole a colori, che produce la ...
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fibroscopio
fibroscòpio s. m. [comp. di fibro- e -scopio]. – Tipo di endoscopio che sfrutta la proprietà delle fibre ottiche di vetro (v. fibra) di guidare la luce: è costituito da un tubo flessibile, [...] del diametro di poco più di un cm, che racchiude due fasci di fibre ottiche di vetro e due tubicini; dei fasci di fibre uno, collegato a una sorgente luminosa, guida la luce, l’altro, completato da un oculare, trasmette le immagini; uno dei tubicini ...
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poliacrilonitrilico
poliacrilonitrìlico agg. [der. di poliacrilonitrile] (pl. m. -ci). – In chimica organica, di prodotto ottenuto per polimerizzazione dell’acrilonitrile: fibre p. (dette anche, più [...] acriliche o poliacriliche), fibre sintetiche di basso peso specifico, termocoibenza e resilienza elevate, resistenti agli alcali, di discreta stabilità dimensionale, usate in varî settori tessili (maglieria esterna, tessuti a pelo, coperte, drapperia ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. L'importanza delle fibre è dovuta...
In biologia, fibre del tessuto connettivo di vario calibro, presenti in quantità preponderante sulle altre fibre nel tessuto elastico, di cui tipici esempi sono i legamenti gialli delle vertebre, le corde vocali, le tuniche delle arterie ecc.
Le...