regressione
regressióne s. f. [dal lat. regressio -onis, der. di regrĕdi «regredire»]. – 1. L’azione, il fatto di regredire (talora anche l’effetto, ma in questo senso più com. regresso): movimento di [...] condizione (per cui si può avere un regresso all’infinito, analogo al progresso all’infinito). c. Figuraretorica (latino regressio, gr. ἐπάνοδος) consistente nel ripetere, per illustrarle partitamente, alcune parole enunciate precedentemente tutte ...
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reiterazione
reiterazióne s. f. [dal lat. tardo reiteratio -onis]. – 1. L’azione di reiterare, il fatto di venire reiterato: r. di una richiesta, di una protesta; r. di una terapia. 2. Usi e sign. partic.: [...] dell’angolo delle due visuali riferite a due punti, in modo da poter determinare, come media dei valori letti nelle varie porzioni della graduazione del cerchio, il valore più probabile. b. Sinon. meno com. di ripetizione, come figuraretorica. ...
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abusione
abuṡióne s. f. [dal lat. abusio -onis, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus], letter. raro. – Nome (propr. «abuso») dato dai latini alla figuraretorica detta dai greci catacresi. ...
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agg. e s. f. e m. Che, chi si rifiuta di scegliere tra due alternative opposte, ritenendole entrambe insoddisfacenti. ♦ Ebbene, io sono un neneista. Non vedo perché, se mi fa schifo quello che hanno fatto [...] Sabellli Fioretti, sabellifioretti.it, 12 ottobre 2001) • Roland Barthes (“Miti d’oggi”, Einaudi, 1994) chiamava “neneismo” quella figuraretorica che consiste nello stabilire due contrari e nel soppesarli l’uno con l’altro in modo da rifiutarli ...
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s. m. Il rifiutarsi di scegliere tra due alternative opposte, giudicandole entrambe insoddisfacenti. ♦ La guerra ha dei risvolti impensati e, volendo, buffi. I giornali di destra continuano a definire [...] della sera, 25 marzo 2004, p. 41, Opinioni) • Roland Barthes (“Miti d’oggi”, Einaudi, 1994) chiamava “neneismo” quella figuraretorica che consiste nello stabilire due contrari e nel soppesarli l’uno con l’altro in modo da rifiutarli entrambi (Non ...
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isocolo
iṡocòlo s. m. [dal gr. ἰσόκωλον, neutro sostantivato dell’agg. ἰσόκωλος «formato di membri uguali», comp. di ἴσος «uguale» e κῶλον «membro»]. – Nella retorica classica, figura sintattica che [...] consiste nella perfetta corrispondenza fra due o più membri di un periodo, per numero di parole, per struttura sintattica e anche per andamento ritmico ...
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antimetabole
antimetàbole s. f. [dal lat. tardo antimetabŏle, gr. ἀντιμεταβολή, der. di ἀντιμεταβάλλω «mutare contro»]. – Termine della retorica classica, corrispondente al lat. commutatio, che indica [...] la figura per la quale si ripetono in ordine inverso (con disposizione a chiasmo) e perciò con senso mutato le parole della proposizione precedente. Per es.: non si vive per mangiare, si mangia per vivere; e in Quintiliano: qui stultis videri eruditi ...
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enallage
enàllage s. f. [dal lat. tardo enallăge, gr. ἐναλλαγή «scambio», der. di ἐναλλάσσω «scambiare»]. – Figura grammaticale che consiste nell’uso di una parte del discorso invece di un’altra (per [...] verbali; per es.: E cominciommi a dir soave e piana (Dante), per soavemente e pianamente; oppure te lo dico domani, ritorno fra una settimana, per dirò, ritornerò. Anche, spec. nella terminologia retorica delle lingue classiche, sinon. di ipallage. ...
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progressione
progressióne s. f. [dal lat. progressio -onis, der. di progrĕdi «avanzare», part. pass. progressus]. – 1. Avanzamento, passaggio graduale da uno stadio (o da un termine di una serie) a quello [...] degli esercizî; non c’è p. nella forza degli argomenti. 2. Con accezioni partic.: a. In retorica, altro nome con cui è indicata la figura del climax. b. In matematica, successione di numeri, finita o infinita, in cui viene rispettata una certa ...
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metalepsi
metalèpsi (o metalèssi) s. f. [dal lat. metalepsis, gr. μετάληψις, propr. «sostituzione», der. di μεταλαμβάνω «prendere invece»]. – Figura, molto rara, della retorica classica, tipo particolare [...] di metonimia consistente nel sostituire il termine proprio non col suo immediato traslato, ma passando attraverso gradi intermedî; come esempio, Quintiliano cita il verso della 1a egloga di Virgilio Post ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Figura retorica per la quale chi parla interrompe la forma espositiva del suo discorso per rivolgere direttamente la parola a concetti personificati, a soggetti assenti o scomparsi, o anche al lettore. Quando è accompagnata da toni violenti,...