aporetico
aporètico agg. e s. m. [dal gr. ἀπορητικός, der. di ἀπορέω «essere incerto»] (pl. m. -ci). – 1. In filosofia, sinon. di scettico; è propriam. uno degli appellativi con cui furono chiamati i [...] discepoli di Pirrone, in corrispondenza allo stadio finale della loro ricerca del sapere. 2. Più genericam., come agg., che presenta aporia: momento, nodo a.; una situazione a.; rilevare gli esiti a. di un sistema filosofico. ...
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aporia
aporìa s. f. [dal gr. ἀπορία «difficoltà, incertezza», der. di ἀπορέω «essere incerto»]. – In filosofia, difficoltà di fronte alla quale viene a trovarsi il pensiero nella sua ricerca, sia che [...] di tale difficoltà si ritenga raggiungibile la soluzione sia che essa appaia intrinseca alla natura stessa della cosa e quindi ineliminabile: le a. eleatiche; la discussione aristotelica delle a. del concetto ...
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categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. [...] «affermativo», ha assunto nella filosofia moderna, soprattutto in Kant, il significato di «non limitato da condizioni», riferito sia a proposizioni contenenti un’asserzione (giudizio c.), sia, per analogia, a una morale assoluta, non subordinata cioè ...
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categorumeno
categorùmeno s. m. [dal gr. κατηγορούμενον «predicato», part. passato neutro di κατηγορέω «affermare, asserire»]. – In filosofia, ciascuno dei cinque predicabili delle categorie (predicati [...] dei predicati) che Aristotele distinse accanto alle categorie stesse; e cioè genere, specie, differenza, proprio, accidente ...
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indeterminato
agg. [dal lat. tardo indeterminatus]. – 1. Non determinato: a. Di cosa che non sia stata precisata, definita con esattezza: la riunione si terrà in luogo ancora i.; rinviare (o affidare [...] caratteri non siano ben definiti e precisi: una proposta troppo i.; parole di senso i.; idee i., vaghe, incerte. 2. In filosofia, riferito (anche come s. m.) a ciò che, non avendo alcuna determinazione data, può assumerne diverse. 3. In grammatica: a ...
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onto-
ònto- [dal gr. ὤν ὄντος, part. pres. di εἰμί «essere»]. – Primo elemento di parole composte della filosofia, dove significa «essere, esistenza, ente» (come in ontologia), e della biologia, dove [...] significa «essere vivente, organismo vivente» (come in ontogenesi) ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo [...] ted. Christian Wolf (1679-1754) che nella sua Philosophia prima sive Ontologia (1729) lo definiva come equivalente di «filosofia prima» (espressione usata da Aristotele per la scienza dell’essere, poi chiamata metafisica) «in cui sono contenuti tutti ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi [...] volta da s. Anselmo d’Aosta (1033 o 1034 - 1109) e subito contestato da Gaunilone, ha avuto varia fortuna nella filosofia medievale e moderna. 2. Nella storia della medicina, è stata denominata patologia o., dal patologo ted. Rudolf Virchow (1821 ...
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ontologismo
s. m. [der. di ontologico]. – Termine usato dal filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) in opposizione a psicologismo, per indicare il metodo della filosofia che «colloca il termine immediato [...] nel suo oggetto, cioè l’Idea», caratterizzando così l’orientamento del proprio sistema. Più in generale, nel linguaggio filosofico, esso è usato per significare la priorità, variamente affermata, della conoscenza di Dio o dell’Essere – immediata e ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza [...] che dipende o proviene dall’esperienza; si oppone al termine a priori. In senso estens., giudicare, affermare a posteriori (e analogam. giudizio, affermazione a posteriori), dopo avere già preso conoscenza ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...