criterio
critèrio s. m. [dal lat. mediev. criterium, gr. κριτήριον, dal tema di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Fondamento, norma per distinguere, discernere, giudicare: fissare, stabilire, adottare, [...] 2. In fisica, in chimica e, in genere, nel linguaggio scient., regola, di solito semplice e non di rado su esecuzione. 3. In filosofia, con riferimento al problema piano morale, regola generale di distinzione del bene dal male e di conseguente ...
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esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare [...] se ci sia; scoprire l’e. di un complotto. Più propriam., nel linguaggio filos., il termine indica sia lo stato di ogni realtà in quanto è può essere oggetto di un’esperienza sensibile; per la filosofia dell’e., v. esistenzialismo. In matematica, si ...
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neoempirismo
s. m. [comp. di neo- e empirismo]. – Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, operazionismo, [...] filosofia analitica), le quali ravvisano nell’esperienza, comune e scientifica, l’unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i proprî contenuti: strutture e strumenti formali – logica, matematica – sarebbero ...
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istante2
istante2 s. m. [dal lat. instans -antis, propr. neutro sostantivato del part. pres. di instare «stare sopra, incalzare» (v. instante)]. – Frazione minima di tempo, momento brevissimo, attimo [...] (definibile in filosofia come un punto che, nell’ambito dell’estensione temporale, è sprovvisto di durata, e coincide perciò con l all’i., sull’i., immediatamente, senza indugio. Nel linguaggio scient., il termine è usato, generalmente, con ulteriore ...
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estrinseco
estrìnseco agg. [dal lat. extrinsĕcus, avv., «di fuori», comp. di *extrim (affine a extra) e sĕcus «appresso; altrimenti» (dal tema di sequi «seguire»)] (pl. m. -ci). – 1. In filosofia, detto [...] con qualcosa che non è la sostanza stessa. 2. Nel linguaggio com., di qualsiasi cosa che non appartiene sostanzialmente o non direttamente ricavata dal soggetto, che è solo esterna: l’aggravamento del male è dovuto a ragioni e.; per circostanze e.; ...
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assioma
assiòma s. m. [dal lat. tardo axioma -ătis, gr. ἀξίωμα -ατος der. di ἄξιος «degno»] (pl. -i). – Nel linguaggio com., verità o principio che si ammette senza discussione, evidente di per sé. In [...] filosofia, principio certo per immediata evidenza e costituente la base per l’ulteriore ricerca; in partic., nella logica kantiana, assiomi dell’intuizione, alcuni giudizî a priori, di evidenza immediata, che risultano dall’intuizione pura del tempo ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, [...] (in questo senso è sinon. di sperimentale). b. Nella filosofia kantiana, in antitesi a puro, di ciò che nel complesso della trovi esatta giustificazione nell’ambito di una teoria generale del fenomeno in questione. Grandezze e., grandezze il cui ...
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riduzionismo
s. m. [der. di riduzione, sul modello dell’ingl. reductionism]. – Con sign. generico, ogni indirizzo epistemologico che tenda a ridurre, cioè a riformulare, teorie, concetti e linguaggio [...] , quella oggetto della riduzione. In partic., nella storia del pensiero scientifico si parla di riduzionismo con riferimento al meccanicismo neurologici e biochimici. In alcune correnti della filosofia della scienza contemporanea, il termine è stato ...
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pigro
agg. [dal lat. piger -gra -grum]. – 1. a. Di persona che, per natura, rifugge dalla fatica, dallo sforzo, dall’impegno fisico o intellettuale, e dall’azione in genere, o che agisce e opera con [...] ogni sarmento (Pascoli). Nel linguaggio marin., di imbarcazione che inverno; i p. soffi dell’austro (Parini). 3. In filosofia, p. sofisma (o ragion pigra, o sofisma della p. umana, partendo dall’affermazione dell’esistenza del fato, cioè di un corso ...
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ontologismo
s. m. [der. di ontologico]. – Termine usato dal filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) in opposizione a psicologismo, per indicare il metodo della filosofia che «colloca il termine immediato [...] della cognizione razionale nel suo oggetto, cioè l’Idea», caratterizzando così l’orientamento del proprio sistema. Più in generale, nel linguaggiofilosofico, esso è usato per significare la priorità, variamente affermata, della conoscenza di Dio o ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) sia stato elaborato all’interno...